Droni, Osservatorio PoliMi: nel 2021 riparte mercato

(Adnkronos) –
Dopo la frenata provocata dalla pandemia nel 2020, lo scorso anno è stato un anno di ripartenza per il settore dei droni. Le esigenze di distanziamento sociale, di monitoraggio e di consegne rapide ed efficienti hanno mostrato in modo chiaro le potenzialità del mercato tan to che, stando ai risultati della ricerca dell’Osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno online ‘Droni: tra Tradizione e Innovazione’, nel 2021 il mercato professionale dei droni in Italia ha raggiunto il valore di 94 milioni di euro. Lo scorso anno si è dunque registrata una crescita del 29% rispetto al 2020 che però, sottolineano gli analisti, non è stato sufficiente a tornare ai livelli pre-pandemia quando, nel 2019, il mercato era a 117 milioni di euro. Le imprese attive nel settore a livello nazionale oggi sono 713, con 45 chiusure nel 2021 – 111 se si considera il periodo 2018-2021 – ad indicare l’evoluzione in atto nel comparto ma per l’81% delle imprese la normativa blocca lo sviluppo del settore.
 

Dalla ricerca emerge inoltre che il mercato dei droni ha iniziato ad articolarsi in due segmenti distinti: quello ‘operativo’, costituito da droni medio/piccoli in grado di svolgere attività a valore aggiunto per i settori più tradizionali, al momento è l’unico che genera ricavi ed il mercato ‘Advanced Air Mobility’, droni mediamente più grandi in grado di effettuare trasporti di beni e persone, settore “ancora agli albori ma di grande prospettiva” secondo i ricercatori. Su questo settore oggi si contano 21 progetti (sperimentati o solamente annunciati) in Italia, apripista in Europa con il Piano Strategico Nazionale 2021-2030 per lo sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata dell’Enac. I casi applicativi di droni totali censiti dall’Osservatorio a livello mondiale sono 755 tra il 2019 e il 2021, di cui quasi il 42% realizzati nell’ultimo anno. Dopo la riduzione del 20% registrata nel 2020, nel 2021 le applicazioni sono ricominciate a crescere superando anche il valore del 2019 (erano 245). 

“Il 2021 è stato un anno di discreta ripresa per il mercato professionale dei droni” osserva Marco Lovera, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Droni. “Il settore sta vivendo una forte evoluzione: diverse imprese di piccole dimensioni stanno gradualmente uscendo dal mercato e altre stanno acquisendo un ruolo di primo piano. Il settore non è però ancora maturo e diversi scenari si devono ancora sviluppare per una piena operatività delle applicazioni, a cominciare dalle prospettive del volo Bvlos (Beyond Visual Line of Sight)” indica Lovera.  

Per Paola Olivares, Direttore dell’Osservatorio Droni, “ci troviamo in una fase delicata per il settore dei droni: le scelte degli attori possono determinarne in modo forte il pieno sviluppo o la sua marginalizzazione. La crescita del segmento di mercato operativo da un lato può abilitare sperimentazioni in grado di diffondere una maggiore accettazione sociale dei droni tra i cittadini e dall’altro fornire soluzioni pronte all’uso per il nuovo mercato dell’Advanced Air Mobility, di cui sono ancora da definire regole, tecnologia, servizi, normativa e modelli di business. Un segmento che nei prossimi anni potrà rappresentare un’importante discontinuità nel trasporto merci e nella mobilità delle persone in area urbana ed extra-urbana”. 

Stando alle aspettative delle imprese, Cristina Rossi Lamastra, Responsabile Scientifica dell’Osservatorio Droni, rileva che “l’85% delle imprese italiane coinvolte nel sondaggio dell’Osservatorio Droni prevede un mercato in forte crescita entro i prossimi 3 anni, contro l’80% del 2020 e il 71% del 2019. Uno dei principali nodi da scogliere per lo sviluppo del mercato però resta la normativa, indicata come significativo vincolo dall’81% dei rispondenti”.  

La ricerca dell’Osservatorio Droni rileva che il 41% delle imprese ritiene che il Regolamento Europeo Droni stia già dando un forte impulso al mercato (contro il 32% delle imprese più scettico). Quello che sembra mancare secondo i ricercatori è la sua piena applicabilità, ritenuta un forte freno dal 64% dei rispondenti. La crescita del settore, soprattutto nel segmento operativo, deve passare dal processo di innovazione e le imprese stanno investendo soprattutto sull’efficientamento dei processi e dell’organizzazione aziendale (55%), sul marketing e le vendite (43%). Meno sullo sviluppo di hardware (30%) o software (26%). Il 69% delle imprese investe infatti meno del 30% della spesa in Ricerca e Sviluppo nel business dei droni. “Tale percentuale – commentano gli analisti- non è sufficiente per portare reale innovazione sul fronte tecnico e tecnologico”. 

(Adnkronos)