Elezioni, Gargani: “Se maggioranza non chiara, Draghi accetterà il bis come Mattarella”

(Adnkronos) – “Il paragone che Calenda fa tra Draghi e Mattarella regge. Se non ci sarà un risultato elettorale chiaro e la situazione di emergenza sarà più grave di quanto ci venga raccontato, Draghi non potrà fare altro che farsi carico di un secondo mandato per il bene del Paese, come fece Mattarella”. Così all’Adnkronos Giuseppe Gargani, ex parlamentare democristiano su quanto recentemente affermato da Calenda alla stampa estera ed aggiunge: “E’ evidente che in caso di maggioranza non solida sarà il Capo dello Stato che dovrà farsi carico di questa situazione attraverso un governo del presidente. Auspico come Calenda un esecutivo efficiente guidato da Draghi, in grado di risolvere problemi che fanno tremare le vene ai posti”. 

Secondo l’ex parlamentare democristiano, “Calenda continua a ripetere ciò che ha detto mille volte. Nulla di nuovo. Io ho condannato ciò che i partiti hanno fatto mandando a casa un governo in piena efficienza che avrebbe ottenuto dall’Europa il price cap sul prezzo del gas. Chi come me condanna questo punto, auspica che alla guida ci sia un uomo come Draghi. Perché non ci saremmo trovati nella situazione drammatica in cui siamo se ciò non fosse accaduto. Invece, a fine mese falliranno migliaia di aziende che non potranno pagare le bollette”. 

“Il mio auspicio – conclude – è che gli italiani si ricordino nell’urna dei partiti che hanno creato questo dramma italiano; perché se il Governo fosse stato nella pienezza delle sue funzioni avrebbe gestito meglio l’emergenza di centinaia di migliaia di imprese che a fine mese non potranno pagare le bollette, con Draghi che avrebbe ottenuto il tetto al prezzo del gas”. “Fuori da metafora – chiosa Gargani – Se dovesse prevalere la destra – non dirò mai centrodestra perché non esiste – noi ci troveremo a fare opposizione probabilmente ad un presidente che non ha il retroterra di esperienza necessario a gestire momenti così drammatici. Questo gli elettori dovrebbero ricordarlo il 25”. (di Roberta Lanzara) 

 

 

 

 

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