Elezioni politiche, Calenda: “Pd tornerà subito con il M5S”

(Adnkronos) – “Voglio dire agli elettori del Partito democratico, con cui ho davvero tentato di fare un’alleanza fondata sull’agenda Draghi, una cosa chiara che devono sapere: cinque minuti dopo le elezioni si rialleeranno con i Cinquestelle, basta vedere le dichiarazioni di di Orlando, di Emiliano, di Boccia, di Bettini”. Lo ha affermato Carlo Calenda, in una conferenza stampa per la presentazione del programma di Azione-Italia viva. “Non esiste il voto utile perché sono in campo quattro coalizioni, non due e anche perché il Pd ha combinato un gigantesco disastro, facendo un incrocio non riuscito tra un Comitato di liberazione nazionale che include chi ha votato la sfiducia a Draghi e una cosa sull’agenda Draghi”, ha continuato Calenda, ribadendo: “Vogliamo andare avanti con Draghi in una larga coalizione”. 

“La partita è sul proporzionale al Senato e possiamo vincerla come abbiamo fatto a Roma”, ha detto ancora, aggiungendo: “Confermo che mi candido nel collegio di Roma, le liste entro domani saranno note”. 

“La sicurezza non è un argomento di destra. Decoro urbano e sicurezza proteggono le persone fragili non le persone che vivono in quartieri di lusso”. 

“Le tasse vanno diminuite in questo Paese. Punto. Solo una persona che non percepisce quanto il Paese sia provato da anni di Covid, dalla guerra, dall’inflazione può proporre patrimoniali e o tasse di successione”, ha detto ancora. 

“Fiamma – ha continuato – vuol dire un partito dichiaratamente post fascista, nata dalla storia della Repubblica sociale. Se le liste non rispecchieranno le dichiarazioni che Meloni ha fatto, il problema non sarà il fascismo in Italia, il problema sarà che i leader dei grandi Paesi europei non le stringeranno la mano”. 

“La Meloni è di Roma, la capitale d’Italia, si riempie la bocca con il patriottismo. E a Roma la Meloni ha candidato Michetti, il più improbabile candidato a sindaco di Roma che la storia abbia mai visto o sperimentato. Non vorrei vedere gente come Michetti alla guida di un ministero”, ha spiegato. 

“Basta – continua Calenda – con un ambientalismo ideologico che spinge le aziende a trasferirsi nei Paesi dove possono inquinare, con il risultato che l’ambiente peggiora e noi perdiamo l’occupazione. I voti del Pd al Parlamento europeo sull’abbandono delle motorizzazione a combustione anche con biocarburanti valgono 100mila posti di lavoro in meno”. 

“É semplicemente ridicolo – ha aggiunto – il Pd che dica sì al rigassificatore a patto che si spenga tra cinque anni: il rigassificatore si spegnerà quando avremo la possibilità di avere un’energia alternativa. La transizione ambientale è una cosa seria e va gestita bene, le rinnovabili non possono andare da sole perché sono intermittenti, non abbiamo il vento del mare del Nord, per arrivare ad emissioni zero non possiamo usare tutte le rinnovabili, abbiamo bisogno di un’energia costante che non emetta: l’unica energia costante che ha emissioni zero si chiama nucleare, se qualcuno ha una soluzione diversa la proponga”. 

Secondo Calenda, inoltre, “Alitalia va venduta. Tutti siamo affezionati all’idea della compagnia di bandiera, ma oggi senza diventare partner di un grande vettore europeo è morta. Ilva va riprivatizzata”. 

(Adnkronos)