(Adnkronos) – “Il corso di laurea in ‘Ingegneria per le energie rinnovabili in ambienti costieri’ riguarda la progettazione di infrastrutture e di sistemi di energie rinnovabili, all’interno dell’ambiente costiero. Questo è fondamentale, in quanto ormai con il climate change si è visto come gli ambienti costieri stiano subendo notevoli variazioni e cambiamenti. Venezia è tra questi. Pertanto, è fondamentale studiare tali tematiche in un luogo come Venezia, perché offre la possibilità di effettuare sperimentazioni direttamente in un ambiente che è già ormai riconosciuto come paradigma di resistenza ai cambiamenti climatici”.
Con queste dichiarazioni, Massimiliano Scarpa, professore associato di Fisica Tecnica Ambientale presso l’Università Iuav di Venezia, in occasione della giornata di presentazione della nuova offerta didattica dell’Università Iuav di Venezia, unico ateneo in Italia interamente dedicato all’insegnamento e alla ricerca nel campo delle discipline progettuali, che ha introdotto due nuovi corsi di laurea magistrale e un nuovo percorso, tutti della durata di 2 anni, per tre aree tematiche: energia, trasporti e pianificazione del mare.
“Il corso – spiega – può offrire diversi sbocchi occupazionali: punteremo molto su una preparazione che unisca sia la parte ingegneristica nelle varie sfaccettature, dalla parte chimica, alle energie rinnovabili, inerenti alle macchine che producono e convertono l’energia, ma anche la parte civile e la parte infrastrutturale per quanto riguarda la acquedottistica e il trattamento delle acque reflue, nonché la parte fluidodinamica per quanto concerne l’andamento delle correnti marine. Gli studenti e le studentesse, pertanto, si troveranno con un grande bagaglio di informazioni e di strumenti atti a guidarli in vari percorsi professionali. Ad esempio, potranno andare a lavorare in municipalizzate oppure in grandi aziende del settore, nonché condurre gruppi di sviluppo e ricerca all’interno di queste stesse”.
Con l’ampliamento dell’offerta didattica, l’ateneo punta a formare esperti ingegneri e pianificatori con lo sguardo rivolto al futuro, per la preservazione dell’ambiente e di un patrimonio universale: il mare. Nel suggestivo scenario di Venezia, per l’anno accademico 2024/2025, infatti, gli studenti potranno quindi iscriversi alle lauree in: ‘Ingegneria per le energie rinnovabili in ambienti costieri’, ‘Mobilità sostenibile e connessioni intelligenti in ambienti marini e costieri’ e al nuovo curriculum della laurea magistrale in Urbanistica e pianificazione del territorio MS ‘Science and design for maritime spatial planning’.
L’innovativo corso di laurea ‘Ingegneria per le energie rinnovabili in ambienti costieri’ darà l’opportunità di accedere alle cosiddette professioni del futuro. “La novità di questo corso – sottolinea – è proprio quella di pensare in modo innovativo e di cercare delle declinazioni didattiche e degli argomenti più aggiornati rispetto a corsi di studio più tradizionali. Il corso, poi, si terrà in lingua inglese, sarà a numero programmato di 60 persone e si terrà nella sede storica e da poco rinnovata di Palazzo Badoer presso l’Università Iuav di Venezia”.
In particolare, il corso in ‘Ingegneria per le energie rinnovabili in ambienti costieri’, che punta a formare professionisti in grado di gestire il complesso processo di progettazione di infrastrutture e impianti capaci di concorrere al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, è uno dei corsi che può contare su partnership di alto livello, come quella con il Cnr, offrendo agli studenti l’opportunità di fare esperienze concrete sul campo: “Il corso sarà supportato dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio nazionale delle ricerche, l’Ismar del Cnr, in cui lavorano molti bravi e riconosciuti ricercatori, i quali faranno didattica presso questo corso di laurea e consentiranno agli studenti di apprezzare gli strumenti più recenti, ma anche di effettuare metodi di calcolo e sperimentazioni direttamente nell’ambiente marino veneziano, anche con la possibilità di fare tirocini o altre forme di pratica applicazione delle conoscenze”, conclude.