“La pandemia ha dimostrato che non c’è salute senza economia ma non c’è economia senza la salute, ha dimostrato quanto sia importante in Europa, ma anche in Italia attrarre gli investimenti, che siano strategici per il Paese. Sono investimenti che vanno verso la salute, nella produttività industriale, e nella sicurezza; guarda caso questo è la carta di identità del settore farmaceutico, che vuole mantenere la leadership in Europa e per mantenerla ha bisogno di un sistema attrattivo e competenze e di una maggiore partnership con le istituzioni”. Lo ha affermato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, nel corso del roadshow di Farmindustria Innovazione e produzione di valore presso lo stabilimento di Gsk a San Polo di Torrile, Parma.
“Oggi, che in tutto il mondo, a seguito della pandemia, è stata riconosciuta l’importanza della filiera della salute, assistiamo a una gara a livello globale per attirare investimenti – ha proseguito Scaccabarozzi – come quelli nella farmaceutica, considerati strategici per lo sviluppo e la sicurezza nazionale. Ecco perché è fondamentale essere efficaci e veloci per non perdere terreno nella competizione internazionale”.
Le parole d’ordine sono “attrattività” e “velocità” , con l’Italia che può contare su una presenza industriale di rilievo ma ha bisogno di una nuova governance con finanziamenti e regole adeguate per l’accesso alle cure. Negli ultimi 10 anni ci sono stati grandi risultati sull’export (+74% tra il 2015 e il 2020) ma negli ultimi due anni la corsa si è fatta più lenta. “Dobbiamo riprenderla – ha commentato Scaccabarozzi – per mantenere quel ruolo di primo piano nelle Scienze della vita a fronte di competitor esteri forti e determinati. Solo così potremo permettere alle imprese del farmaco presenti nel Paese di investire ulteriori 4,7 miliardi in tre anni, con la prospettiva di creare oltre 8.000 nuovi posti di lavoro”.