Figli disabili e assegno unico, aumento di 120 euro in bozza dl

(Adnkronos) – ”Nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità” l’assegno unico familiare sarà incrementato di 120 euro per l’anno 2022. E’ una delle novità contenute nella bozza del decreto legge fiscale, all’esame del Cdm. La norma modifica le misure contenute nel provvedimento che ha introdotto l’assegno unico, stabilendo che l’assegno di 85 euro, previsto per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età, quest’anno venga stanziato ”per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età”. La norma comporta maggiori spese che ammontano a 122 milioni di euro. 

La bozza del decreto legge fiscale prevede anche che ”il termine per la presentazione della dichiarazione sull’imposta municipale propria (Imu) relativa all’anno di imposta 2021 è differito al 31 dicembre 2022”. 

Più tempo anche ai comuni per adeguare l’addizionale Irpef ai nuovi scaglioni. ”Al fine di garantire la coerenza degli scaglioni dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche con i nuovi scaglioni dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef)” stabiliti dalla legge di bilancio 2022, il termine del 31 marzo 2022, si legge nella bozza, ”è differito al 31 luglio 2022”.  

”In caso di approvazione della delibera di adeguamento ai nuovi scaglioni o di quella di determinazione dell’aliquota unica in data successiva all’adozione del proprio bilancio di previsione, il comune provvede ad effettuare le conseguenti modifiche al bilancio di previsione in occasione della prima variazione utile”, si spiega nel provvedimento. Mentre per i comuni nei quali ”nel 2021 risultano vigenti aliquote dell’addizionale comunale all’Irpef differenziate per scaglioni di reddito e che non adottano la delibera” nel rispetto dei termini o non la trasmettono entro il termine stabilito ”per l’anno 2022 l’addizionale comunale all’Irpef si applica sulla base dei nuovi scaglioni e delle prime quattro aliquote vigenti nel comune nell’anno 2021, con eliminazione dell’ultima”. 

Slitta al 31 dicembre 2023 il termine entro cui inviare la richiesta di registrazione degli aiuti di Stato covid 19 nel Registro nazionale aiuti (Rna). Lo slittamento di sei mesi, rispetto alla data attualmente prevista del 30 giugno, è contenuta nella bozza del decreto legge all’esame del Consiglio dei ministri. La norma interessa ”gli aiuti non subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati, ovvero subordinati all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti, ma solo a seguito della presentazione della dichiarazione resa a fini fiscali”.  

La proroga, si legge nella bozza, ”si applica alla registrazione nel Registro nazionale degli aiuti Stato, nonché nei registri aiuti di Stato Sian-Sistema informativo agricolo nazionale e Sipa-Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura”. 

 

 

(Adnkronos)