“Questa iniziativa ha il merito di valorizzare la cultura scientifica. Il nostro paese ha un patrimonio museale straordinario, ma rispetto alla storia della nostra cultura scientifica abbiamo, in confronto ad altri Paesi, pochi musei scientifici. È un settore sul quale dobbiamo lavorare, insieme alle Università e alle altre istituzioni coinvolte. Riguardo l’approccio digitale, abbiamo visto tutti quale accelerazione abbia imposto la pandemia in questo settore. Ci sono grandi spazi di crescita, da cogliere in modo giusto ed equilibrato. Reale e digitale possono e devono convivere, non sono l’uno alternativo all’altro, bensì complementari: le piattaforme digitali allargano la platea di persone che si avvicinano ai contenuti culturali, senza sottrarre pubblico ai musei, ai teatri o alle sale cinematografiche. Infine, questo è un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato. I due mondi devono interagire nella promozione della cultura e nella gestione dei beni culturali. Questa idea nasce dalla volontà di un’impresa importante come Novartis di fare qualcosa per la cultura e per il Paese. Credo che sia una strada importante, una bella iniziativa che può indicare a molte altre aziende il percorso da seguire nella collaborazione al servizio della cultura”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Mudimed, il Museo Digitale della Storia del Metodo Scientifico in Medicina.
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