(Adnkronos) – Dopo l’attacco che ha causato un morto e 3 feriti nel liceo di Arras in Francia, Emmanuel Macron ha deciso di mobilitare fino a 7mila soldati della forza Sentinelle, che saranno dispiegati entro lunedì sera e fino a nuovo ordine. A scriverne è Bfmtv, citando l’Eliseo e ricordando che la Francia ha adottato il livello di sicurezza “emergenza attentato” il più alto nel quadro del dispositivo Vigipirate, che consente un’eccezionale mobilitazione di risorse.
Il killer responsabile dell’attacco di ieri ha fatto irruzione nel liceo al grido di “Allah Akbar”, pugnalando a morte un docente. L’aggressore, un ventenne di origine cecena, è stato arrestato. Come ha spiegato il procuratore antiterrorismo francese, Jean-François Ricard, l’assalitore ha in un primo momento “colpito con un coltello un insegnante che si trovava davanti alla scuola”, quindi un secondo insegnante accorso per prestare soccorso al collega.
L’uomo è quindi entrato all’interno dell’istituto e nel cortile “si è trovato davanti diverse persone, una delle quali, un agente della sicurezza, è stata ferita con numerose coltellate, e una seconda, un agente tecnico, è stata a sua volta colpita”.
I reati contestati al 20enne, che si è rifiutato di parlare con gli inquirenti, sono “assassinio in relazione a un’associazione terroristica, tentato assassinio e associazione terroristica”.
L’autore dell’attacco identificato in Mohamed Mogouchkov, ceceno nato nel 2003 nella Federazione, era stato schedato dalle forze di sicurezza con la ‘fiché S’, riservato alle persone da monitorare per legami con l’estremismo islamico. Dal 2 ottobre era stato schedato come minaccia alla sicurezza nazionale, rivela l’emittente Bfmtv, ricordando che il giovane era sotto sorveglianza dei servizi della Dgsi ed era stato controllato ieri, senza che gli fosse contestato nulla. Il suo profilo è quello di “un individuo radicalizzato il cui potenziale era noto ma che ha deciso di passare improvvisamente all’azione, rendendo difficile la sua neutralizzazione”, ha detto una fonte vicina al dossier.
Da diverse settimane, i servizi di sicurezza francesi stanno esprimendo una particolare preoccupazione per la radicalizzazione dei giovani nord-caucasici. Il 20enne aveva studiato nel liceo Gambetta teatro della tragedia e aveva già aggredito un insegnante quando era studente. Era stato temporaneamente espulso dalla scuola, secondo quanto appreso da Bfmtv da alcuni rappresentanti del precedente corpo di insegnanti. Secondo la stessa fonte, diversi docenti avevano avvertito la direzione degli eccessi radicali che il ragazzo e i suoi fratelli stavano manifestando. “Avevamo costantemente paura, eravamo in allerta”, hanno dichiarato all’emittente francese.