(Adnkronos) – “Faremo in modo che Israele non venga mai lasciato senza la capacità di difendersi. Allo stesso tempo, se non ci saranno cambiamenti nel loro approccio, è molto probabile che cambieremo il nostro”. Lo ha detto a un giornalista di Spectrum News la vicepresidente americana Kamala Harris, descrivendo come “schietta” la conversazione tra il presidente Joe Biden e il primo ministro Benjamin Netanyahu.
“Gli attacchi agli operatori umanitari e in generale la situazione umanitaria sono inaccettabili. Israele deve annunciare e attuare una serie di misure specifiche, concrete e misurabili per affrontare i danni ai civili, le sofferenze umanitarie e la sicurezza degli operatori umanitari”, le parole di Biden a Netanyahu secondo quanto si legge in una nota della Casa Bianca, nella quale si sottolinea che Biden “ha chiarito che la politica degli Stati Uniti nei confronti di Gaza sarà determinata dalla nostra valutazione sull’azione immediata di Israele rispetto a queste misure”.
Il presidente ha anche sottolineato che “un cessate il fuoco immediato è essenziale per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria e proteggere i civili innocenti e ha esortato il premier a mettere i suoi negoziatori in grado di concludere senza indugio un accordo per riportare a casa gli ostaggi”.
Già mercoledì Biden aveva accusato Israele di non fare abbastanza per proteggere gli operatori umanitari sollecitando una rapida indagine sull’attacco dei droni delle Forze di Difesa Israeliane a Gaza che ha ucciso sette persone che lavoravano per l’organizzazione benefica World Central Kitchen.
Soldati israeliani che prendono di mira deliberatamente i palestinesi mentre si precipitano a raccogliere gli aiuti lanciati dagli aerei nel nord-est di Gaza. E’ questo il contenuto di un filmato esclusivo ottenuto da Al Jazeera girato il 9 marzo, che mostrerebbe i militari dell’Idf aprire il fuoco nonostante nessuno di questi uomini palestinesi costituisca una minaccia. Gli spari continuano anche mentre gli uomini abbandonano la zona, allontanandosi dal confine e dalle postazioni dei soldati.
Un soldato dell’Idf è rimasto leggermente ferito durante un attacco missilistico anticarro nella zona di Metula, al confine con il Libano, durante la notte. Lo riferisce l’esercito israeliano.
Sette razzi sono stati lanciati anche contro la comunità di Malkia nell’Alta Galilea. Hezbollah si è assunto la responsabilità degli attacchi, affermando di aver preso di mira posizioni militari. L’Idf afferma di aver bombardato le fonti di provenienza dei missili con l’artiglieria.