(Adnkronos) – Keir Starmer promette un paese “rinnovato” e “la luce in fondo al tunnel” ma, nel suo intervento alla conferenza dei Labour, continua a usare toni bui e a citare la necessità di “attraversare la tempesta” prima di arrivare a una “Gran Bretagna costruita per rimanere”. Nel suo discorso, “una delusione” per il Guardian, il premier è quindi caduto in un lapsus, chiedendo il ritorno “delle salsicce da Gaza…degli ostaggi”, scambio di parole dal suono simile in inglese (sausages, hostages). Scivolone che ha creato, se non interesse, traffico web per l’intervento in cui ha chiesto ‘moderazione e una de-escalation” al confine tra Israele e Libano per evitare ”una catastrofe” in Medio Oriente.
Per il ”Medio Oriente chiedo di nuovo moderazione e de-escalation al confine tra Libano e Israele. Di nuovo, invito tutte le parti a tirarsi indietro dall’orlo del baratro”.
Starmer ha quindi ”chiesto nuovamente un cessate il fuoco immediato a Gaza, il ritorno degli ostaggi – qui il lapsus sulle salsicce – e un rinnovato impegno per la soluzione dei due stati, uno stato palestinese riconosciuto accanto a un Israele sicuro e protetto”. In procinto di recarsi a New York, il premier britannico ha detto che ”è questo il messaggio che porterò all’Assemblea generale delle Nazioni Unite quando mi recherò lì più tardi, insieme al nostro fermo sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione russa”.