Gli sportivi in politica, da Tommasi a Rivera, da Weah a Pelè

(Adnkronos) – Il connubio sport e politica va avanti da anni. Sono tanti gli sportivi, non solo calciatori, che hanno intrapreso, o almeno ci hanno provato, la carriera politica a tutte le latitudini, in Italia e nel mondo. Nomi noti e meno noti. In Italia gli ultimi di questa lunga lista sono Damiano Tommasi, candidato sindaco a Verona sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, e Marco Osio, chiamato ‘il sindaco’ quando giocava nel Parma, candidato nella lista civica Vignali Sindaco proprio a Parma. L’ex centrocampista della Roma ed ex numero uno dell’Associazione Italiana Calciatori è l’ultimo di una lunga serie di giocatori che, dopo il ritiro, si sono dedicati alla politica con risultati alterni. L’ex Roma e Verona ha avuto anche esperienza nelle istituzioni calcistiche sia come presidente dell’Aic dal 2011 al 2020 che come consigliere federale della Figc.  

I precedenti illustri partono dal Golden Boy Gianni Rivera. L’ex numero 10 del Milan ha praticamente vinto tutto in maglia rossonera e in politica è stato sottosegretario alla difesa e parlamentare europeo. Alessandro Altobelli, ex attaccante dell’Inter, è stato un precursore tra i calciatori in politica. Nel 1991, nelle file della Democrazia Cristiana, venne eletto consigliere a Brescia, occupando poi anche la posizione di assessore allo sport. Nel 1996 ‘Spillo’ si candidò per il centrodestra alla Camera nel collegio di Brescia-Roncadelle, venendo però sconfitto.  

Tra i campioni del mondo dell’82 ci sono poi Marco Tardelli che nel 2004, pochi anni dopo le esperienze in panchina con l’Under 21 italiana e con l’Inter, si candidò con il Partito Democratico alle elezioni europee senza però essere eletto. Come lui Antonio Cabrini che nel 2009 è diventato responsabile del “Dipartimento politiche per lo sport” nel Lazio per Italia dei Valori, l’ex partito di Antonio Di Pietro. O il compianto Paolo Rossi che si candidò alle elezioni europee del 1999 con Alleanza Nazionale. Arrivarono oltre 11mila voti, ma non l’entrata nel Parlamento europeo. Di ex calciatori ce ne sono tanti altri da Ciccio Graziani a Giovanni Galli, da Massimo Mauro a Beppe Incocciati.
 

Ma non solo calciatori. L’attuale sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali ne è l’ultimo esempio. Considerata una delle migliori schermitrici di sempre, ha vinto ai Giochi olimpici nove medaglie, di cui sei d’oro, una d’argento e due di bronzo, un risultato che la annovera tra gli sportivi con il maggior numero di medaglie e di medaglie d’oro olimpiche. Prima di lei Josefa Idem, quattro medaglie olimpiche, divenne ministro per le pari opportunità e lo sport, e Manuela Di Centa eletta nel 2008 con il Pdl. 

Tanti gli esempi illustri anche all’estero. Uno dei più noti è George Weah. L’ex giocatore del Milan è riuscito ad imporsi ai massimi livelli istituzionali anche in politica. E’ stato Pallone d’Oro nel 1995 e dal 22 gennaio 2018 è diventato il 25° Presidente della Liberia. Un altro ex attaccante, questa volta dell’Inter, Julio Cruz, conosciuto come ‘El Jardinero’ è stato candidato sindaco nella città argentina di Lomas de Zamora. In Brasile sono tre gli attaccanti ad aver calcato le scene della politica. Il più importante è Pelè, considerato il migliore giocatore al mondo, che oltre ai numerosi incarichi istituzionali ricoperti in ambito sportivo è stato anche Ministro dello Sport per il governo brasiliano.  

Poi ci sono Bebeto e Romario. Il primo ha militato in Europa con la maglia del Deportivo La Coruna ed è stato campione del mondo con il Brasile a Usa ’94. Nel 2010 si candida e viene eletto deputato regionale alle Elezioni brasiliane. Romario ha vestito la maglia del Barcellona e con il Brasile ha formato una coppia micidiale proprio con Bebeto. Dopo il ritiro dall’attività agonistica, nel 2010 viene eletto deputato in Parlamento. Nell’ottobre 2014 si ricandida e viene eletto senatore in Parlamento. Dal 2 febbraio 2021 è vicepresidente del Senato brasiliano. 

Considerato tra i migliori pesi massimi della storia del pugilato Vitali Klitschko ha iniziato la carriera politica nel 2006, quando si è candidato senza successo a sindaco nelle elezioni comunali di Kiev. Nel 2010 ha fondato l’Alleanza Democratica Ucraina per la Riforma (UDAR) e nel 2012 è stato eletto nel parlamento. Il 25 maggio 2014 è stato eletto per la prima volta sindaco della città di Kiev, ma più tardi ha dovuto cedere il posto in parlamento per mantenere tale carica. Dopo le vittoriose elezioni del 16 novembre 2015 è stato rieletto per la seconda volta sindaco della città di Kiev. Ora combatte per l’Ucraina contro l’invasione russa. 

Altro ucraino sceso in politica è stato Andryi Shevchenko. L’ex Ct dell’Ucraina, dopo aver vinto tutto con il Milan di Ancelotti, ha avuto un passato in politica prima di tornare al calcio. Ha scelto di aderire al partito Ucraina Avanti! L’avventura politica di Sheva iniziò con un insuccesso: alle elezioni del 2012 il suo partito ottenne l’1,58% dei voti rimanendo ben lontano dalla soglia di sbarramento del 5%. Altro ex rossonero sceso in politica è stato Kakhaber Kaladze. Nel 2012 è stato nominato Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali della Georgia. A Ottobre 2017 è stato eletto a sindaco di Tblisi. 

Conosciuti anche in Italia giocatori come Carlos Valderrama, fantasista della Nazionale colombiana, protagonista ai Mondiali di Italia ’90 e Usa ’94 ha anche tentato una carriera in politica candidandosi al Senato. Cuauthemoc Blanco, attaccante messicano dal 1º ottobre 2018 è governatore dello stato messicano di Morelos. Hakan Sukur, ex attaccante di Galatasaray e Inter, è stato eletto, in Turchia, a deputato parlamentare. Ora vive in ‘esilio’ negli Stati Uniti. Proprio dagli Usa l’ultimo esempio, quello di Arnold Schwarzenegger che sin da giovane si è imposto come uno dei maggiori culturisti del mondo, poi divenuto attore, imprenditore, produttore cinematografico. Avvicinatosi alla politica nei primi anni novanta, è diventato membro attivo del Partito Repubblicano. Nel 2003 è stato eletto 38º Governatore della California. Nel 2006 è stato riconfermato alla stessa carica. Nel gennaio 2011, al termine del suo mandato, è tornato al cinema. 

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