(Adnkronos) – Visita in Iraq per la premier Giorgia Meloni. A Baghdad la Presidente del Consiglio ha incontrato l’Ambasciatore Maurizio Greganti e, per un saluto, il personale dell’Ambasciata, i militari del I Reggimento “Tuscania” e XIII Reggimento “Friuli Venezia Giulia” dei Carabinieri, i funzionari italiani che prestano servizio presso le Organizzazioni internazionali. Presso la Base militare Union 3, sede dei Comandi della Missione Nato (Nmi) e della Coalizione anti-Daesh (Oir), Meloni ha incontrato il Comandante della Missione Gen. D. Giovanni Maria Iannucci, una rappresentanza di militari italiani presenti e il personale del Contingente militare italiano in Iraq. Al Palazzo del Governo il Presidente del Consiglio ha avuto un colloquio con il Primo Ministro della Repubblica dell’Iraq, Mohammed Shia al-Sudani.
“Sono davvero molto lieta di essere oggi qui in Iraq in quella che rappresenta la mia prima missione bilaterale fuori dall’Europa. L’Iraq è un Paese amico che ha dimostrato ancora una volta di credere nella democrazia con la recente formazione del Governo”, ha detto Meloni a margine del colloquio. “L’Iraq – ha sottolineato la premier – è una Nazione che ha compiuto importanti passi avanti sul piano della sicurezza e della stabilità politica e che dal nostro punto di vista può guardare con ottimismo alla ricostruzione. L’Italia è da sempre in prima linea nel sostenere l’Iraq a 360 gradi. Lo facciamo anche nel quadro della Coalizione Anti Daesh: perché non vi può essere stabilità e prosperità in Medio Oriente senza un Iraq forte. L’Italia è stata sempre al fianco dell’Iraq nella sua rinascita. Le nostre relazioni bilaterali sono intense e hanno radici profonde. Collaboriamo dal punto di vista energetico, industriale e culturale. Dobbiamo ora fare di più e rafforzare il nostro partenariato. Il 2023 deve rappresentare l’anno della svolta delle nostre relazioni bilaterali”.
Meloni ha espresso apprezzamento per la decisione del Governo iracheno di istituire come festa nazionale la giornata del 25 dicembre, così da consentire a tutti coloro che lo desiderano di poter festeggiare il Natale. “Lo considero un importante segnale di grande rispetto della libertà religiosa e di rispetto per i Cristiani presenti nel paese. Ringrazio sentitamente il Primo Ministro della Repubblica dell’Iraq, Mohammed Shia al-Sudani per questa scelta”.