Green pass Italia, Renzi: “Va esteso a tutti, posizione destra inspiegabile”

“E’ inspiegabile la posizione della destra italiana su vaccini” anti covid e Green Pass Italia. “Inspiegabile! Per essere ancora più chiari: io sono favorevole all’estensione del Green Pass a tutte le categorie dei lavoratori, a cominciare ovviamente da quelli del pubblico impiego. Il Green Pass non toglie la libertà: il Green Pass ci restituisce la libertà che il virus ci ha tolto”. Così Matteo Renzi nella enews, che poi commenta l’inizio dell’anno scolastico: “La scuola – dice – riparte in presenza. Viva il Green Pass, altro che banchi a rotelle. Un grande augurio agli studenti: la sfida educativa è la più importante. In tempi di intelligenza artificiale e algoritmi, scommettere sul cuore e sul cervello è più necessario che mai”.  

E sui rincari previsti per l’energia elettrica, “grandi polemiche per le dichiarazioni del ministro Cingolani sull’ipotesi di aumento della bolletta elettrica del 40%. Le dichiarazioni sono state fatte a un convegno della Cgil e non di Italia Viva e dunque stavolta nessuno – per fortuna – ha minacciato di morte il Ministro”.  

“La verità è molto semplice: con le tensioni geopolitiche sul gas, l’aumento del costo delle materie prime, la speculazione finanziaria, il peso della tassazione decisa in sede europea, la transizione ecologia rischia di essere un bagno di sangue per le famiglie e per la manifattura. Esattamente ciò che Cingolani ha spiegato a Ponte di Legno prendendo di mira i radical chic. Dobbiamo finalmente sbloccare gli impianti (sette anni fa ci massacrarono per lo Sblocca Italia, ora si capisce quanto fosse importante quel provvedimento), lavorare sulle rinnovabili, agevolare il riciclo e l’economia circolare”. 

“Per fare diventare i rifiuti occasione di ricchezza occorrono tecnologie, che abbiamo; impianti, che continuiamo a non voler fare; regole, che non possono essere punitive contro imprese e famiglie. E naturalmente occorre fare della transizione una sfida politica e geopolitica globale, non lasciando questo argomento ai soli professionisti dell’ideologia ma utilizzando tutti gli strumenti di cui il Paese dispone: bilancio, leva fiscale, politica estera, ruolo delle grandi aziende. Tema appassionante e difficile su cui si gioca la credibilità dei politici contro i populisti”. 

(Adnkronos)