Green pass obbligatorio, Draghi: decreto per continuare ad aprire paese

Il decreto che estende il green pass obbligatorio a tutti i lavoratori – pubblici e privati- è necessario per continuare ad aprire il paese. Lo ha detto il premier Mario Draghi, riferiscono fonti di governo, nel corso del Consiglio dei ministri che ha approvato le nuove misure. 

Concetto poi ribadito dallo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa seguita alla riunione del consiglio dei ministri: “Questo decreto è un tassello molto importante nella strategia di contenimento del Covid, si punta al vaccino come chiave fondamentale. Estendiamo con questo decreto l’utilizzo del green pass a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato per due ragioni fondamentali: rendere questi luoghi più sicuri, perché il green pass è strumento di libertà, e rendere ancora più forte la nostra campagna di vaccinazione che ha numeri sempre più incoraggianti”, ha detto Speranza.  

“Con il decreto approvato -ha proseguito il ministro- renderemo anche più capillare la rete delle farmacie attive e capaci di somministrare tamponi e test antigenici rapidi. Inoltre voglio ricordare che il decreto prevede test antigenici gratuiti solo per persone esenti” dal vaccino “per ragioni sanitarie, secondo quanto previsto dalla circolare già emessa dal ministero della Salute”.  

“Siamo convinti -ha rimarcato Speranza- che questo decreto possa contribuire a dare ulteriore spinta a questa fase di ripartenza. Veniamo da un’estate con limitazioni molto ristrette e limitate, con questa ulteriore spinta possiamo creare le condizioni per gestire al meglio i mesi che verranno e aiutare l’Italia in questa fase importante di ripartenza”.  

“Andiamo a toccare tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, quest’ultimo dipendente e autonomo: in totale, 23 milioni di lavoratori. E’ tutto il capitale umano del paese che in gran parte è già vaccinato e dotato di green pass”, ha detto il ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Renato Brunetta.  

“Con questo provvedimento -ha proseguito- vogliamo accelerare la dinamica fisiologica delle vaccinazioni che ogni giorno prevede 200-250mila nuovi vaccinati al giorno e che a metà del prossimo mese dovrebbe portarci oltre l’81-82% di vaccinati: non basta ancora per l’immunità sociale. Questo provvedimento, che ha una portata estremamente estesa, entra in vigore dal 15 ottobre. Queste 4 settimane non servono solo per la preparazione dei meccanismi ma anche per un grandissimo effetto annuncio: vaccinatevi. Il risultato” relativo all’obiettivo dell’immunità sociale “potrebbe essere raggiunto quando il decreto entra in vigore”.  

“Perché tanta fretta? Perché comincia l’autunno e la circolazione del virus aumenta, come aumenta la probabilità che si formino varianti capaci di bucare il vaccino: ecco perché il decreto”, ha spiegato Brunetta, che ha fatto riferimento al modello della scuola, dove il green pass è già adottato: “Ha funzionato tutto nella scuola, che è il luogo più complicato. La scuola ha dato l’esempio e noi abbiamo applicato lo stesso modello al lavoro pubblico e privato”. 

Poi, l’elogio al premier: “Dobbiamo essere grati al presidente Draghi che non ha mai mollato la presa e ha tenuto sempre la barra dritta sull’estensione del green pass”.  

“Il prezzo dei tamponi è di 8 euro per i minorenni, di 15 euro per gli adulti e tamponi gratuiti per chi non può vaccinarsi per problemi di salute”, ha spiegato la ministra per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini. “La validità dei tamponi molecolari per 72 ore” rientra nel “percorso” che mira ad andare incontro alle famiglie italiane.  

“Le sanzioni legate al mancato utilizzo del green pass non devono essere agganciate o agganciabili a percorsi che portano al licenziamento”, ha precisato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.  

“La sanzione è la sospensione, che non deve pregiudicare il posto di lavoro: quando sarà finita l’emergenza, si azzererà questo meccanismo -ha spiegato-. La ripresa economica ha ancora elementi di fragilità, non ci possiamo permettere un autunno con la ripresa del virus e nuove restrizioni. Il decreto è anche un provvedimento di politica economica. Vogliamo che le persone si vaccinino, ci fermiamo prima dell’obbligo vaccinale che comporterebbe un’ulteriore polarizzazione delle posizioni in campo. Il decreto dice che per andare a lavorare è necessario il green pass”.  

 

 

 

 

(Adnkronos)