“Il nostro obiettivo da metà ottobre è riuscire a ottenere tamponi rapidi e gratuiti per tutti coloro, lavoratrici e studenti, che non hanno il Green pass. Questo è il nostro lavoro”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, a Telelombardia. Salvini fa notare che “ci sono ancora tre milioni di italiani sopra i 50 anni non vaccinati, molti non possono farlo e altri per scelta non vogliono farlo. Non entro nel merito delle loro scelte. Ci sono così dieci milioni di italiani che per necessità o per scelta che non hanno il Green pass: non possiamo frustarli o obbligarli, lasciarli a casa senza stipendio. Ci sono 20mila poliziotti che non hanno il green pass. Cosa fai, non li lasci in servizio?” Per uno Stato, osserva, “non è logico, non è razionale” impedire loro di farsi i tamponi gratuitamente.
Quindi sulle nuove indicazione del Cts sulla capienza di cinema, teatri e stadi, aggiunge: “Bisogna aprire tutte le attività. I teatri al 75%? Ma perché? Perché all’80%? Che senso scientifico ha? All’estero sono aperti al massimo della capienza, non ha senso limitare l’accesso con il green pass”. “Apriamoli tutti al massimo della capienza. Che ragionamento scientifico è 75% se il green pass ci tutela?”. Ora “mancano i locali per giovani, le balere, le discoteche, che possono e devono riaprire come tutti. Se possono andare stasera 4mila persone allo stadio perché non possono andare 400 ragazzi a divertirsi?”. “Alla fine poi – dice – ci sono le feste abusive. Poi se uno prende la metro ci sono migliaia di persone che vanno al lavoro nello stesso treno”.
Parando delle polemiche nate dalla dichiarazioni della vicequestore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò, il leader della Lega sottolinea che “stiamo vivendo un periodo cupo” a causa del Covid. “La violenza – dice a Telelombardia – non è mai giustificabile per giustificare nessuna idea, però il diritto a manifestare la propria idea è di tutti, di studenti, insegnanti, di poliziotti, e pensionati. Il diritto al libero pensiero è per tutti. Stiamo vivendo un periodo cupo”.
Secondo Salvini, “c’è un pensiero unico dalla mattina alla sera per cui se avanzi una domanda e una richiesta allora sei un delinquente e un no vax. Io ho le mie due dosi ma sui bambini nessuno mi convincerà mai che bisogna obbligarli a vaccinarsi quando altri Paesi non lo fanno. Sulla salute non si scherza”. Il problema, ad esempio, è che “ci sono cinque milioni di italiani guariti dal covid, che hanno difficoltà con le vaccinazioni, che non hanno il green pass”.