(Adnkronos) –
La Banca di Russia ha deciso di aumentare il suo tasso di interesse chiave di 10,5 punti percentuali portandolo al 20% a partire da oggi, lunedì 28 febbraio, e rispondendo alle sanzioni occidentali in relazione alla guerra con l’Ucraina. In una nota la Banca centrale russa ha spiegato che l’operazione è destinata a proteggere la stabilità finanziaria e i risparmi dei cittadini dalla svalutazione.
In mattinata, il rublo ha perso circa l’8% del suo valore contro il dollaro. Di conseguenza un dollaro costa più che mai, circa 90 rubli. La valuta nazionale è crollata ulteriormente sui mercati esteri.
La Banca centrale inoltre da oggi ha bloccato la vendita di titoli stranieri, vietando ai broker di gestire le vendite di titoli da parte dei non residenti. La Banca centrale potrebbe decidere di fermare il trading in alcuni mercati. La banca centrale ha annunciato che il divieto inizia oggi, mentre il trading sul mercato dei cambi, del denaro e dei pronti contro termine della Borsa di Mosca sarebbe iniziato alle 10 del mattino, ora locale. La Banca di Russia ha annunciato che valuterà la fattibilità di permettere il trading in altri mercati.
Il governo del Regno Unito intanto ha annunciato una serie di misure per “proibire a qualsiasi persona fisica o giuridica britannica transazioni finanziarie che coinvolgano la Banca centrale russa, il Russian National Wealth Fund e il ministero delle Finanze” di Mosca, come riporta il Guardian.