(Adnkronos) – Primo tentativo di dialogo dall’inizio della guerra innescata in Ucraina dalla Russia, oggi, con il round di inizio dei colloqui fra le delegazioni dei due Paesi sulla riva del fiume Pripyat. Cinque ore e mezza la durata del confronto, sul quale il consigliere della presidenza ucraina Mikhail Podolyak, ha confermato che “le due parti hanno identificato un certo numero di temi prioritari su cui sono state indicate alcune decisioni. Perché ci sia l’opportunità di attuarle le parti partiranno per consultazioni nelle loro rispettive capitali. La possibilità di un secondo round di consultazioni nel prossimo futuro è stata discussa e questi temi verranno sviluppati in modo pratico e concreto”.
Secondo quanto ha reso noto la presidenza ucraina, della delegazione hanno fatto parte il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, il vice ministro degli Esteri, Mykola Tochytskyi, il consigliere del Presidente Podoliak, i deputati Davyd Arakhamia e Rustem Umerov, oltre che il rappresentante del Presidente per il Donbass Andryi Kostin.
“I negoziati sono difficili. Almeno senza già alcun ultimatum obbligatorio. Sfortunatamente, la parte russa è ancora estremamente parziale riguardo ai processi distruttivi che ha avviato”, ha poi detto su twitter il consigliere del presidente ucraino.
“L’Ucraina è pronta a continuare a cercare una soluzione diplomatica, ma non è disposta ad arrendersi o a capitolare”. E’ quanto ha dichiarato, intervistato da Cnbc, il ministro degli Esteri ucraino, Dymtro Kuleba, mentre si svolgevano i negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev. “Io sono un diplomatico e devo credere nel successo dei negoziati – ha detto ancora il ministro- ma allo stesso momento il mio principale obiettivo come diplomatico è imporre più sanzioni alla Russia, portare più armi all’Ucraina ed isolare il più possibile la Russia nell’arena internazionale”.
Intanto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha firmato la richiesta di ammissione immediata del suo Paese nell’Unione europea. “Il nostro obiettivo è quello di essere insieme a tutti gli europei e soprattutto di esserlo su base uguale. Sono sicuro che è la cosa giusta. Sono sicuro che è possibile”, ha affermato. “Chiediamo l’adesione immediata attraverso una nuova procedura speciale”, ha aggiunto in un video messaggio.
Zelenski ha poi rivolto un appello ai soldati russi entrati in Ucraina esortandoli a deporre le armi. “Deponete le armi, partite, non credete ai vostri comandanti, a chi fa propaganda. Salvate le vostre vite”, ha dichiarato in un messaggio video in russo.
Amnistia totale e risarcimento in denaro, se depongono le armi volontariamente. E’ quanto il ministro della Difesa di Kiev Oleksii Reznikov ha promesso ai soldati russi impegnati in Ucraina, ai quali si è rivolto direttamente. ”Chi di voi non vuole diventare un assassino e vuole salvarsi, lo può fare”, ha scritto il ministro su Twitter in russo.