Guerra Ucraina-Russia, Putin: “Escalation con nuove armi a Kiev”

(Adnkronos) – L’invio di nuove armi all’Ucraina non cambierà la situazione sul campo di battaglia ma provocherà una escalation del conflitto. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un discorso trasmesso dalla televisione pubblica. I carri armati forniti dall’Occidente all’Ucraina saranno “un obiettivo prioritario” per le forze russe, ha aggiunto, ribadendo l’opposizione della Russia all’adesione dell’Ucraina alla Nato.  

Quanto all’accordo sul grano, Putin ha ricordato che ci sono ancora alcuni giorni per pensare se rinnovare l’accordo per le esportazioni dall’Ucraina attraverso il Mar Nero. “Una delle opzioni è quella che vengano rispettati gli impegni presi (Mosca lamenta che non sono state sbloccate le esportazioni di fertilizzanti russi, ndr) e poi noi garantiremo la nostra partecipazione”, le parole del leader del Cremlino. “Se tutti gli attori ci confermano che quanto ci promettono sarà mantenuto, allora aderiremo immediatamente all’accordo”, in scadenza il 17 di questo mese.  

Secondo il presidente americano Joe Biden, “non c’è una reale prospettiva di uso di armi nucleari da parte di Putin”. Biden, nella conferenza stampa ad Helsinki, ha risposto a una domanda sul rischio di un’escalation da parte della Russia nella situazione che si è determinata dopo il fallito ammutinamento di Wagner. “La Cina e il resto del mondo hanno detto non farlo”, ha aggiunto.  

Il presidente Usa non crede “che la guerra in Ucraina potrà andare avanti per anni”, ed ha spiegato di pensare questo per due ragioni. “Primo non credo che i russi possano sostenere una guerra per sempre, non hanno le risorse, le capacità – ha dichiarato – secondo ci saranno circostanze che potranno spingere Putin a decidere che non è interesse della Russia continuare”. 

“Non posso predire quando questo avverrà”, ha affermato, sottolineando che sarà cruciale la controffensiva ucraina. La cosa certa, ha detto ancora il presidente americano, è che “Putin ha già perso la guerra, il suo problema è come muoversi da qui, quello che deciderà, ma ha già perso la guerra”.  

 

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