(Adnkronos) –
Kamala Harris e Donald Trump, arriva il momento del dibattito tv: il primo duello tra la vicepresidente degli Stati Uniti e l’ex presidente, rivali alle elezioni in programma il 5 novembre, va in scena stanotte. Appuntamento in uno studio di Abc News, con diretta dalle 21 ora locale: in Italia, saranno le 3 del mattino di mercoledì 11 settembre e il dibattito sarà trasmesso in diretta tv da Rai, Canale 5, La7, Nove, Sky Tg24 con traduzione in italiano e commenti di esperti.
Il confronto arriva a meno di 2 mesi dal voto, preceduto dall’ultimo sondaggio che premia il candidato repubblicano. Secondo l’ultima rilevazione New York Times/Siena College, Trump a livello nazionale – quindi in un quadro non direttamente legato al voto nei singoli stati – è in vantaggio con il 48% delle preferenze contro il 47% della vicepresidente.
Un sondaggio condotto nelle ultime ore dal Pew Research Center mostra una situazione di stallo: il 49% degli elettori registrati intervistati ha dichiarato che, se le elezioni si tenessero oggi, voterebbe per Harris e una percentuale identica ha dichiarato che voterebbe per Trump.
Più rilevante il dato secondo cui in tutti gli Swing States, gli Stati che decideranno le elezioni e sceglieranno l’inquilino della Casa Bianca, i due sono testa a testa all’interno della forbice d’errore.
L’evento si svolgerà al National Constitution Center di Philadelphia in assenza di pubblico e sarà moderato dall’anchor di World News Tonight David Muir e da Linsey Davis, di Abc News Live. Durerà 90 minuti con due break pubblicitari durante i quali i protagonisti della scena non potranno interagire con i loro staff.
Harris e Trump dovranno rispettare regole ben precise: una su tutte riguarda i microfoni che saranno disattivati, tranne quando sarà il turno del candidato di parlare. Un ‘semaforo rosso’ per la vicepresidente: la sua campagna aveva chiesto che potessero essere lasciati sempre accesi durante la trasmissione.
Non sarà consentito a nessuno dei due candidati di portare appunti sul palco. Ma potranno prenderne durante la trasmissione. Avranno come unica dotazione carta, penna e una bottiglia d’acqua. Solo i due moderatori potranno porre domande. Il lancio virtuale di una monetina, martedì, ha stabilito la posizione di Harris e Trump e l’ordine delle dichiarazioni conclusive.
Il candidato repubblicano ha vinto e ha quindi deciso di scegliere l’ordine, riservandosi quella conclusiva. Harris ha selezionato il podio sulla destra del teleschermo. La dichiarazione conclusiva sarà, per ogni candidato, di due minuti. A ognuno dei due saranno concessi due minuti per rispondere a ogni domanda, due minuti di replica e un ulteriore minuto per un follow up, un chiarimento o una risposta. A differenza del dibattito Biden-Trump andato in scena a fine giugno e trasmesso dalla Cnn, un gruppo di giornalisti sarà presente in sala per ascoltare eventuali dichiarazioni off the record.
Harris è convinta di conoscere il copione che Trump seguirà. “Non c’è un limite per lui per quanto riguarda l’abbassamento dei toni”, ha detto la vicepresidente. “Dovremmo essere preparati a questo. Dovremmo essere preparati al fatto che non si affanna a dire la verità. E dovremmo essere preparati al fatto che probabilmente dirà molte falsità. Penso che mentirà”, ha aggiunto Harris.
“Ha un copione che ha usato in passato, sia che si tratti dei suoi attacchi al Presidente Obama o a Hillary Clinton. Quindi dobbiamo aspettarci che qualcosa di questo venga fuori”, ha detto ancora.
Trump non sembra orientato a moderare i toni. Perlomeno, questo è quello che indicano le sue dichiarazioni più recenti. Con cui l’ex presidente ha anticipato la sua intenzione di mandare in prigione chi lo ha tradito nel 2020 e di perdonare chi è stato condannato per l’assalto al Congresso del sei gennaio, ha denunciato il voto in Pennsylvania come fraudolento e si è scagliato contro le donne che lo accusano di comportamenti inappropriati.
Negli ultimi giorni si è esibito in invettive a volte incoerenti che hanno riproposto domande sulla sua tenuta mentale per un mandato alla Casa Bianca, non solo per il confronto trasmesso dalla Abc. Tanto che Cnn commenta che il suo è il modo di prepararsi a un dibattito “più non ortodosso” di un candidato nella storia moderna del Paese.
“Penso, prego, che possa essere disciplinato”, ha affermato Tricia McLaughlin, stratega repubblicana. “Se Trump si sente messo all’angolo e che sia tre contro uno (l’avversaria e i due moderatori, ndr), potrebbe esserci un problema”, ha aggiunto, in una intervista a Politico che riassume i dubbi di diversi altri suoi colleghi.