I Comuni alla prova del Pnrr

(Adnkronos) – “Il supporto alle amministrazioni locali del Sud è necessario per la realizzazione del Pnrr. E’ quanto emerge dal recente studio Svimez ‘I Comuni alla prova del Pnrr’, dedicato alle infrastrutture sociali, che mette in evidenza un alto tasso di partecipazione al Mezzogiorno, in particolare per i comuni al di sotto dei 30mila abitanti, mentre il livello di aggiudicazione risulta contenuto. L’esito opposto si registra per i comuni di maggiore dimensione: al sud la partecipazione è minore e il tasso di aggiudicazione più alto. La survey Svimez-Datamining evidenzia anche un altro aspetto: l’eccessiva complessità delle procedure. Oltre il 40% dei comuni, infatti, ha avuto necessità di ricorrere a consulenze esterne per la partecipazione ai bandi, mentre cresce la collaborazione tra gli enti limitrofi”. Lo scrive, in una nota, Stefano Di Palma, direttore di Ecoter, istituto di ricerca e progettazione economica e territoriale, attivo in Italia e all’estero, nella consulenza alle amministrazioni pubbliche e agli operatori privati. 

“Al grande entusiasmo verso il Pnrr, fanno da controcanto difficoltà oggettive rispetto alle risorse umane e professionali disponibili nella pa, un gap grave se si considera che tra gli obiettivi del piano di ripresa e resilienza nazionale c’è proprio il riequilibrio delle opportunità tra i territori. Nella fase in cui il Governo ha dato il via alle stabilizzazioni e all’inserimento di nuovi dirigenti, resta il nodo del supporto ai Comuni, affidato ad esperti esterni in grandissima parte”, spiega.  

“Il ruolo dei consulenti è cresciuto enormemente, ed occorre far tesoro delle sfide che il Pnrr ha posto di fronte a tutti gli attori coinvolti. A tal proposito, sarebbe importante che gli attori istituzionali del Pnrr ed i loro enti in house supportassero i Comuni nella scelta di consulenti privati che offrano servizi e prodotti di qualità, pensati insieme ai decisori comunali”, aggiunge ancora. “Ci chiediamo cosa rimarrà agli enti locali del bagaglio di esperienze maturate, per lo più al di fuori della macchina amministrativa, se non verrà reclutato nuovo personale pubblico e se non verranno varate azioni importanti e mirate di capacity building. Da parte degli advisor esterni, è cresciuta la consapevolezza della centralità del ruolo, che sarà tale sino a quanto i progetti non verranno ultimati. Resta il dilemma del dopo, della manutenzione del Pnrr, un tema che il decisore politico non ha ancora affrontato ma che, come consulenti, ci troverà pronti”, conclude.  

(Adnkronos)