La tutela su larga scala della fertilità richiede una strategia integrata, per contrastare a breve, medio e lungo termine l’emergenza della denatalità che vede l’Italia fanalino di coda tra i paesi occidentali. È un’analisi a 360 gradi quella che sarà condotta nel corso del Congresso Nazionale di Cecos Italia “Fertility care: prevenzione, donazione, preservazione”, Congresso che si terrà a Palermo il 19 e 20 novembre al NH Hotel. “Abbiamo invitato prestigiosi esperti per un meeting che riprendendo le fila della storia dell’Associazione si propone di guardare al futuro”, sottolinea il Presidente nazionale di Cecos Italia Adolfo Allegra, insigne ginecologo palermitano.
Cecosa Italia nasce infatti nel 1984 come associazione di Centri che, “in un tempo senza norme”, già eseguivano crioconservazione di spermatozoi donati per l’esecuzione di tecniche eterologhe, rispettando però un codice di autoregolamentazione. Molteplici sono le cause note e meno note che minano la fertilità, incidendo sia in una macro dimensione sociale sia nel microcosmo della coppia e dei singoli. Da un lato le mutate esigenze sociali spingono a postergare i progetti di genitorialità, dall’altro gli stili di vita e i rischi ambientali compromettono la capacità riproduttiva. Il calo delle nascite rappresenta ormai nel nostro Paese un vero, nuovo, grande problema già apprezzabile sul piano dello sviluppo demografico.
“Il fenomeno del “Baby sboom”- come, parafrasando e rovesciando quello che avvenne negli anni 60, evidenzia Allegra – in Italia è tristemente in ascesa. Gli ultimi dati sulle nascite fanno emergere una decrescita costante dei nuovi nati. Anche se il 2021 non si è ancora concluso, è evidente che il nostro Paese vive da anni un malessere strutturale, che ci può far parlare di emergenza nascite”. Si va sempre più accreditando la convinzione che il decremento della natalità registrato negli ultimi anni nel nostro Paese abbia cause ben definite, di difficile risoluzione e destinate, in un futuro prossimo, a far peggiorare sempre di più la situazione.
“Nel 2019 – continua Allegra – il numero di nati per donna era di 1,27 quando soltanto nel 2008 era di 1,45. L’Italia è peraltro il paese d’Europa con l’età media della donna al primo parto più avanzata (32,2 anni). Nel 2019 nel nostro paese i deceduti sono stati il 33,8% in più dei nuovi nati! Quindi – sottolinea Adolfo Allegra – c’è tanto da fare; in primis bisogna prevenire l’infertilità promuovendo la cultura della “procreazione da giovani”. Infatti, dopo i 35 anni, diventa sempre più difficile per una donna concepire spontaneamente. Il drammatico calo demografico e il postergarsi dell’età media del primo concepimento citati, danno alla prevenzione dell’infertilità un ruolo sempre più importante. E se la fertilità ha un tempo, è tempo di pensare alla fertilità. La fertilità è un bene, prendiamocene cura”.
“La procreazione assistita (PMA) può in tanti casi aiutare le coppie con un problema di infertilità ma va chiarito”, evidenzia Allegra, “che non risolve in modo taumaturgico tutte le condizioni d’infertilità e tra queste, prima tra tutte, non può risolvere il “problema” età avanzata della donna. Ma quello che manca nel nostro Paese, che pure è terra di eccellenze medico scientifiche, è la piena applicazione delle norme oltre che il rispetto dei diritti civili. Le coppie italiane che necessitano di accedere alla procreazione medicalmente assistita devono, quasi in tutte le regioni del nostro paese, sopportare costi ingenti”.
Altro tema centrale del Congresso sarà quello della donazione dei gameti. La sentenza della Corte Costituzionale n. 162 del 2014 che ha cancellato il divieto di esecuzione delle tecniche eterologhe, sancito dalla legge 40 del 2004, insieme al geometrico aumentare del numero di coppie che necessitano di queste tecniche, ha fatto divenire cogente la problematica del reperimento di donatori nel nostro paese e quindi la promozione della “cultura della donazione”. La donazione può essere di ovociti e/o di spermatozoi. La fecondazione eterologa al momento in Italia è riservata solo alle coppie eterosessuali sposate o conviventi con diagnosi di infertilità o con particolari problemi infettivi o genetici. Coppie non eterosessuali e donne single non possono accedere ai trattamenti. “Donare – afferma Allegra – è un atto volontario, solidale e altruista, realizzato da una persona sana per aiutare le coppie colpite da problemi di infertilità a trasformare in realtà il loro sogno di diventare genitori. Da quando l’eterologa è legale in Italia, sono aumentate secondo un modello geometrico le coppie che vi fanno ricorso (principalmente alla donazione di ovociti), nel 2015 i cicli di ovodonazione nel nostro paese sono stati 1.308 e nel 2018 (ultimo anno i cui i dati sono disponibili) sono stati 5.981! Ma la maggior parte delle donazioni di ovuli o sperma (95%) arriva purtroppo dall’estero. In Italia, infatti, non soltanto manca una cultura della donazione che non consente un’adeguata risposta alla domanda sempre crescente di gameti ma non essendo permesso alcun rimborso alle donatrici (come invece avviene in tutti i paesi comunitari) è pressocché nullo il numero di donne che da noi sono disposte a donare”.
Inoltre il postergarsi dell’età media del primo concepimento ha comportato una sempre maggiore richiesta da parte delle donne di crioconservazione delle loro uova in un’età ad alta fertilità (tra i 25 ei 33 anni). La finalità è quella di potere eventualmente utilizzare gli ovociti, antecedentemente congelati e conservati, in un tempo successivo della propria vita. Infine, i grandi miglioramenti dei tassi di sopravvivenza dei giovani pazienti oncologici comportano una sempre maggiore richiesta di crioconservazione di gameti e a volte anche di embrioni in pazienti oncologici che devono sottoporsi a trattamenti chemio e/o radioterapici e che desiderano, dopo il completamento della terapia (che spesso comporta esaurimento della funzione riproduttiva), potere avere un bimbo con i gameti antecedentemente conservati.
“A Palermo – assicura Allegra – tratteremo tutti questi temi e lo faremo con prestigiosi relatori che hanno massima competenza sui singoli argomenti”.