Inchiesta Altroconsumo: Bolzano è la città italiana con tempi d’attesa più lunghi per il rilascio del passaporto

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A Bolzano c’è da aspettare più di 7 mesi, ben 230 giorni, per avere una prima disponibilità di appuntamento sulla piattaforma ministeriale per il rilascio del passaporto. È quanto emerge dall’inchiesta di Altroconsumo relativa alla richiesta di consegna e rinnovo dei passaporti in Italia. Dalla nuova raccolta di dati emerge una situazione peggiorata rispetto al novembre del 2022 sui tempi di rilascio e rinnovo del documento. A Bari, Bologna, Genova, Padova, Torino e Milano non è stato possibile prenotare un appuntamento, mentre le città più efficienti sono Firenze e Napoli, dove si può ottenere il primo appuntamento il giorno dopo. Bene anche Roma, dove si può prenotare due giorni dopo. Nulla è cambiato rispetto alla scorsa rilevazione per le città di Genova e Padova che risultavano già senza disponibilità, mentre per Bologna a novembre c’era possibilità di appuntamento il giorno dopo sulla piattaforma.  

Le ragioni dei ritardi hanno inizio subito dopo la pandemia, quando si è tornati a viaggiare e si sono accumulate le richieste di passaporti nel frattempo scaduti, poi c’è stata la Brexit che ha imposto ai tanti che si recano nel Regno Unito di munirsi di passaporto anziché, com’era prima, della sola carta d’identità. Infine, ci sono anche le nuove cittadinanze che portano alla richiesta di passaporto e la gestione diretta, anziché mediata dai Comuni come avveniva prima, con l’introduzione delle impronte digitali elettroniche per cui solo questure e commissariati sono autorizzati. Tra le soluzioni che sono state adottate per far fronte al caos passaporti c’è quella del Trentino dove Questura e Comuni si sono accordati per ridurre i tempi di rilascio facendo prenotare gli appuntamenti nei municipi di riferimento ai residenti delle valli. Come soluzione a lungo termine, secondo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, c’è il progetto Polis di Poste Italiane, che istituirà uno sportello unico di prossimità, che consentirà anche di richiedere i passaporti negli uffici postali dei piccoli borghi.
 

 

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