Inflazione al 4,8% a gennaio, mai così alta da 26 anni

(Adnkronos) – Corre l’inflazione che a gennaio ha raggiunto un livello (+4,8%) che non si registrava da aprile 1996. Nel primo mese dell’anno, secondo quanto emerge dalle stime preliminari diffuse oggi dall’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente).  

Ad aprile 1996 il Nic registrò la medesima variazione tendenziale, sottolinea l’Istat a commento delle stime preliminari diffuse oggi. I beni energetici regolamentati trainano questa fiammata con una crescita su base annua mai registrata, ma tensioni inflazionistiche crescenti si manifestano anche in altri comparti merceologici. Ciononostante, la componente di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi conferma il dato di dicembre grazie anche al rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti i cui andamenti tendenziali sono ancora condizionati dalle limitazioni alla mobilità dovute alla pandemia. 

Aumenta anche il ‘carrello della spesa’. A gennaio accelerano sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,4% di dicembre a +3,2%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,0% a +4,3%).
 

Anche nell’Eurozona l’inflazione è schizzata ancora verso l’alto, anziché ripiegare. Secondo la stima flash di Eurostat, in gennaio l’inflazione annua nell’area euro è salita al 5,1%, rispetto al 5% di dicembre, molto al di sopra del consensus, la media delle attese degli analisti. A surriscaldare i prezzi al consumo è soprattutto l’energia, che il mese scorso è rincarata in un anno del 28,6% rispetto al 25,9% di dicembre, seguita a grande distanza da cibo, alcool e tabacchi (+3,6% da 3,2%); i servizi sono aumentati del 2,4%, stabili rispetto a dicembre, e i beni industriali non energetici del 2,3%, dal +2,9% di dicembre. In gennaio l’aumento dei prezzi al consumo rispetto a dicembre è stato dello 0,3%. L’inflazione annua core, depurata cioè delle componenti più volatili (energia, cibo, alcolici e tabacchi), in gennaio è stata del 2,3%, rispetto al 2,6% di dicembre. Rispetto a dicembre i prezzi core sono calati dello 0,8%. 

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