InfoCamere ottiene certificazione su parità di genere

(Adnkronos) – InfoCamere, la società delle camere di commercio per l’innovazione digitale,è stata certificata sulla parità di genere secondo la norma Uni/pdr 125:2022. L’audit si è svolto a fine maggio a cura di Uniter – ente federato dell’unione italiana di normazione e organismo di certificazione accreditato – e ha assegnato ad InfoCamere un valore dell’81%, significativamente superiore alla soglia del 60% necessaria all’ottenimento della certificazione. 

“La certificazione sulla parità di genere -ha detto il presidente di InfoCamere, Lorenzo Tagliavanti- rappresenta il riconoscimento dell’attenzione di InfoCamere verso la cultura dell’inclusione, della diversità e delle pari opportunità, temi negli ultimi anni sempre più al centro della vision aziendale, in particolare nell’ambito dell’impegno verso gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. Lungo questo percorso l’azienda ha costruito importanti risultati sul fronte del work-life balance e del welfare, creando le condizioni per un ambiente di lavoro più attrattivo e in linea con le aspettative delle persone che vi lavorano. la certificazione non è però un punto di arrivo ma è uno stimolo continuo sul quale è necessario impegnarsi ogni giorno, per completare i progetti avviati e immaginare nuove sfide”, ha spiegato ancora.  

La certificazione della parità di genere per le imprese rappresenta una delle iniziative centrali all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza per il raggiungimento dell’obiettivo trasversale della parità di genere e per il sostegno all’empowerment delle donne. Nell’ambito di InfoCamere, per seguire il tema è stato recentemente costituito un apposito comitato guida per la parità di genere che ha curato la redazione di un piano strategico da implementare e monitorare nel tempo. Il Piano prevede azioni di miglioramento su ciascuno dei sei fronti in cui è articolato: cultura e strategia, processi hr, governance, opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. 

(Adnkronos)