(Adnkronos) – “Sui drammatici fatti di Ischia si registra in queste ore uno sciacallaggio politico e mediatico con pochi precedenti”. Il Movimento 5 Stelle serra le fila e a fine giornata risponde con una nota agli attacchi di chi li indica come autori, nel governo Conte I dell’ultimo condono edilizio di Ischia che sarebbe stato inserito all’interno del decreto sul ponte Morandi nel 2018.
“Sostenere, come fanno alcuni organi di stampa, che il Governo Conte I ha dato vita a un condono a Ischia solo perché – sottolineano i pentastellati – l’articolo 25 del decreto del 2018 è intitolato ‘definizione delle procedure di condono’ è strumentale e non fa onore al diritto a una corretta informazione dei cittadini. In quella normativa – sottolineano ancora i 5 Stelle – non è stato introdotto nessun nuovo condono ma è stato stabilito solo un percorso per accelerare la definizione delle pratiche avviate da anni e per consentire risposte certe su domande relative a condoni decisi da precedenti Esecutivi. Ristabiliamo i fatti. I condoni a Ischia – sottolinea la nota – sono stati approvati dai Governi Craxi e Berlusconi”.
“Il Governo Conte – proseguono i pentastellati – nel 2018 si trovò di fronte l’emergenza dei terremotati e delle loro richieste di aiuto per la ricostruzione delle abitazioni. Di fronte a questa situazione emergenziale il Governo Conte I stabilì una cosa molto semplice, ossia che sulle procedure di condono risalenti ad anni e decenni precedenti lo Stato doveva velocizzare le risposte: un sì o un no ai cittadini in 6 mesi, nel rispetto dei vincoli (paesaggistici, idrogeologici etc.) esistenti. L’abusivismo dilaga con l’inerzia dello Stato e quello che è stato fatto nel 2018 è stato dire a Comuni e amministrazioni competenti di velocizzare le procedure e le risposte, anche negando – in caso di violazione dei vincoli – pratiche di condono avviate con le decisioni di altri Governi”.