Israele, ucciso capo per la fabbricazione di armi di Hamas

(Adnkronos) – Le forze israeliane (Idf) hanno annunciato l’uccisione di Mohsen Abu Zina, considerato il responsabile di Hamas per la fabbricazione di armi. Lo riferisce il sito israeliano di notizie Ynet. “Nel quadro del suo ruolo – secondo i militari israeliani – Mohsen Abu Zina è stato uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi usati dai terroristi di Hamas”. 

Le autorità israeliane hanno intanto identificato i corpi di 843 civili uccisi da Hamas nell’attacco del 7 ottobre nel sud di Israele, ha reso noto la polizia israeliana mentre le Idf hanno confermato la morte di un altro soldato nel conflitto nella Striscia di Gaza. Si tratta, secondo quanto riportano i media israeliani, di un riservista 28enne di Kfar Shamai, ucciso nei combattimenti con Hamas nel nord dell’enclave palestinese. E’ il 31esimo soldato morto nelle operazioni di terra israeliane a Gaza, iniziate dopo il terribile attacco un mese fa di Hamas in Israele, sottolinea il Times of Israel.  

Le forze di difesa israeliane affermano intanto di aver “attaccato oltre 14.000 obiettivi terroristici” nell’ultimo mese, eliminando molti militanti di Hamas e distruggendo infrastrutture e armi chiave. Nel nord, le truppe dell’Idf sono nel “cuore della città di Gaza” e prendono di mira i comandanti di Hamas, ha detto ieri il ministro della Difesa Yoav Gallant. Netanyahu ha quindi affermato che “Gaza City è circondata” e che l’Idf “opera al suo interno” e “aumenta la pressione esercitata su Hamas ogni ora e ogni giorno”. 

Intanto ieri un totale di 637 cittadini stranieri sono stati evacuati da Gaza all’Egitto attraverso il valico di frontiera di Rafah, ha spiegato alla Cnn un funzionario egiziano. Si tratta del numero giornaliero più alto da quando sono iniziate le evacuazioni la scorsa settimana. Inoltre, 15 palestinesi feriti sono arrivati in Egitto per essere curati attraverso il confine, ha aggiunto. 

 

(Adnkronos)