(Adnkronos) – Studenti, ambientalisti, pacifisti, partigiani, sindacati internazionali : ancora una volta la Cgil scende in piazza chiamando all’appello una vasta area del sociale con cui ribadire la richiesta di rimettere al centro dell’agenda politica il lavoro. Un appello che questa volta il sindacato, guidato da Maurizio Landini, gira anche all’Europa ma soprattutto al primo governo di destra che a breve si insedierà a palazzo Chigi.
Un folto corteo, colorato e festante, sfila tra le strade di Roma fino a Piazza del Popolo, al grido di ‘Italia, Europa ascoltate il lavoro’. La situazione economica d’altra parte si va facendo pesante. La stessa Confindustria ipotizza l’arrivo di una pesante stagnazione per i prossimi mesi e disegna un quadro industriale a tinte fosche: in caso la Russia bloccasse del tutto l’erogazione di gas si conterebbe non solo una flessione dell’1,5% nel Pil 2022-2023, ma anche 294mila occupati in meno. E l’Europa è ancora alla ricerca di un accordo sul tetto al prezzo del gas, accordo che sembra ancora difficile.
Piazza colorata e anche ironica, centinaia i manifestanti con la maglietta rossa della Cgil con una scritta richiama il famoso poster inglese: “Keep calm … and ascoltate il lavoro”, si legge. E poi cartelli, striscioni di ogni categoria, Fiom , Flai, Filcams, Fit, Filtcem solo per citarne alcune. E poi l’immenso striscione pacifista: 10-15 metri per chiedere pace pace pace per tutta la lunghezza del tessuto rosso. Striscione lunghissimo anche per la rete degli studenti medi. “Scuola, lavoro, ambiente, sanità mentale, vogliamo tutto”, dicono.
COFFERATI – “La Cgil ha una piattaforma ed è giusto che la sostenga con le normali iniziative: poi tra qualche giorno ci sarà un nuovo governo” commenta l’ex leader storico della Cgil, Sergio Cofferati. “E penso che sia un esercizio di democrazia sostenere pubblicamente una piattaforma che diventerà poi elemento di confronto con il governo”.
DAMIANO – “Una grande partecipazione per una piazza che chiede la stabilità del lavoro, la tutela del potere d’acquisto di stipendi e pensioni e la flessibilità del sistema previdenziale: tutti obiettivi che condivido totalmente e per i quali dobbiamo continuare a combattere” afferma Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e nel Cda Inail, presente in Piazza del Popolo con la Cgil. “Ma voglio aggiungere -prosegue- di essere felice di stare insieme a questo popolo che chiede non solo più lavoro di qualità, ma chiede al mondo di lavorare per mettere fine alla guerra”.