(Adnkronos) – “Senza la ristorazione collettiva non sarebbe possibile fare il tempo pieno nelle scuole che permette ai genitori di lavorare, non sarebbe possibile considerare il cibo come parte integrante della cura negli ospedali e non sarebbe possibile organizzare i turni di lavoro in uffici e fabbriche. Ha fatto bene Chiara Nasi a definirlo un settore di welfare pubblico, perchè questo è. Nel post-Covid la ristorazione collettiva è stato uno dei settori più colpiti e allora ci siamo accorti di un’assenza di attenzione dal governo e da parte della politica. Abbiamo anche immaginato di fermare le imprese per attirare attenzione verso di noi ma poi ha prevalso senso di responsabilità nei confronti del Paese, perchè tutti i settori citati si sarebbero fermati”. Lo ha detto Andrea Laguardia, direttore Legacoop Produzione e Servizi, intervenendo a al ‘Primo summit della ristorazione collettiva. nuovo codice appalti, futuro del lavoro, numeri e tendenze dalla generazione z’, organizzato oggi da Cirfood presso il centro di ricerca e innovazione Cirfood distric.
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