(Adnkronos) – Le strade del Borgo di Pratica di Mare sono interamente private e di proprietà esclusiva della Nova Lavinium, società riconducibile alla Famiglia Borghese. E’ quanto stabilisce una sentenza del Tribunale civile di Velletri, del 4 luglio scorso, resa dal Giudice Renato Buzi.
La sentenza, che l’Adnkronos ha potuto consultare, nel dispositivo e nelle motivazioni si esprime sulla controversia che vede schierate contro la proprietà diverse associazioni locali. In particolare, la pronuncia basandosi su una consulenza tecnica d’ufficio, definita dal Giudice “esente da vizi di ordine scientifico e metodologico”, ha chiarito che “non risulta alcun provvedimento amministrativo o giudiziale di costituzione della reclamata servitù” e che “gli atti di disposizione di tale area da parte dei precedenti proprietari, fino all’attuale società convenuta (Nova Lavinium S.r.l.), contraddicono l’invocata dicatio ad patriam del bene”. In questo modo, si esclude qualsiasi assoggettamento delle aree alla servitù pubblica di passaggio e si conferma la proprietà privata in capo alla Nova Lavinium.
La prima conseguenza è che l’apposizione del cancello al varco d’ingresso al Borgo di Pratica di Mare, fortemente contrastata e stigmatizzata dalle Associazioni La Lente e Latium Vetus, è legittima ed assolve anche alla funzione di protezione, tutela e sicurezza del complesso monumentale interamente privato, anche in considerazione degli importanti lavori di ristrutturazione in corso.
La Famiglia Borghese, spiega la Nova Lavinium commentando la sentenza, ribadisce la volontà di “perseguire il proprio grande impegno per l’integrale restauro del Borgo onde assicurarne la sua rigenerazione e valorizzazione al fine di renderlo vitale con funzioni residenziali, ricettive e artigianali”, rilanciando il complesso anche come “polo turistico-culturale del territorio pometino e volano a positivo impatto economico ed occupazionale”.
Al termine dei lavori di restauro e riqualificazione, l’accessibilità al Borgo “sarà possibile tramite una regolamentazione di ingresso che garantisca il rispetto della conservazione, integrità e unitarietà d’uso del bene monumentale, al pari di una piena compatibilità con le esigenze delle attività che si svolgeranno all’interno del Borgo stesso”.
La prospettiva è indicata dagli obiettivi fissati. “Impegno, pazienza, fiducia e collaborazione sono i cardini inossidabili del processo di rinascita del Borgo e del processo di valorizzazione della circostante area di Lavinium, fortemente sostenuto dalla Famiglia Borghese nei secoli”.