Lpg Week, l’industria del Gpl proiettata verso gli obiettivi al 2050

(Adnkronos) –
Sempre più sostenibile, vicina alle necessità dei consumatori e strategica per le politiche energetiche del Paese, ben oltre la transizione ecologica. La filiera italiana del Gpl esce rafforzata dalla Lpg Week, il principale evento mondiale del settore organizzato ogni anno dalla World Lpg Association e dalla Liquid Gas Europe, e ospitato quest’anno nel Nuovo Centro Congressi di Roma, la Nuvola. L’evento è stato organizzato per l’occasione con Assogasliquidi-Federchimica dal 13 al 17 novembre e si è concluso con l’Autogas Day, dibattito e vetrina per il comparto automotive che realizza la componentistica e le auto alimentate a Gpl.  

Nelle due giornate centrali della manifestazione, le imprese, la politica e le istituzioni italiane hanno partecipato attivamente e contribuito alle discussioni sulla decarbonizzazione, sintetizzate dallo slogan “Just Energy”, l’energia giusta, equa, in grado di coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin ha inaugurato mercoledì 15 i dibattiti insieme a Stefano Zamagni, membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Giancarlo Franzese comandante del Nucleo Speciale Tutela Entrate, Repressioni Frodi Fiscali della Guardia di Finanza e Carlo Dall’Oppio, capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. A seguire il convegno “I gas liquefatti garantiscono la decarbonizzazione” sull’utilizzo del Gpl nel settore domestico, moderato da Sissi Bellomo giornalista de Il Sole 24 ore, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Giorgio Graditi direttore generale Enea, Federico Boschi, capo dipartimento energia del Ministero dell’ambiente e Paolo Arrigoni presidente Gse.  

Il Governo italiano, che sta dialogando in Ue per ritagliare ai carburanti bio e rinnovabili un ruolo decisivo nel lungo periodo, ha fatto sentire la sua presenza con messaggi molto precisi. “Abbiamo avuto la conferma che l’Italia continuerà ad incalzare le istituzioni europee – ricorda Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi – affinché la normativa europea includa i carburanti e combustibili bio e rinnovabili tra quelli carbon neutral fuels come già previsto in pareri espressi da alcune commissioni del Parlamento Ue. Del resto, le analisi comparative presentate durante la Lpg Week da Innovhub e Politecnico di Milano sulla nostra nuova miscela contenente il 40% di prodotto bio e rinnovabile, offrono dati inconfutabili sulle proprietà positive del Gpl in termini di impatto ambientale”.  

In particolare, lo studio di Innovhub presentato da Simone Casadei, viceresponsabile della mobilità sostenibile di Innovhub Milano, ha identificato una miscela innovativa composta da Gpl, bioGpl e dimetiletere rinnovabile compatibile con i componenti del motore e testata su 3 autovetture bi-fuel Gpl/benzina Euro 6d. Tutti i limiti emissivi di inquinanti regolamentati sono stati rispettati, sia in laboratorio che su strada, con riduzione di particolato e CO2. In laboratorio rispettati i limiti dell’Euro 7 anche nell’ipotesi più restrittiva. La ricerca è stata presentata durante il dibattito “GPL: Il carburante alternativo pronto per decarbonizzare il nostro futuro”, che si è svolto giovedì 16, moderato da Gian Luca Pellegrini direttore di Quattroruote, dopo un contributo video di Stefano Domenicali presidente e amministratore delegato di Formula One Group che ha parlato dell’introduzione nel 2026 in F1 di motori ibridi alimentati con biocarburanti. 

A seguire, la presentazione di Mario Grosso professore associato in Ingegneria Ambientale del Politecnico di Milano, dello studio di analisi del ciclo di vita che ha confrontato veicoli a benzina convenzionali con veicoli alimentati con nuove miscele composte da bioGpl e Dme rinnovabile: confermati i vantaggi ambientali rispetto alla benzina totalmente fossile. Su alcuni indicatori la miscela offre risultati equivalenti o addirittura migliorativi rispetto all’elettrico e pertanto può contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti nel medio periodo. La ricerca conclude affermando che, valutati secondo criteri Lca, non ci sono fonti o vettori energetici anche se pienamente rinnovabili, in grado di garantire una riduzione del 100% dell’impatto sui cambiamenti climatici. E l’utilizzo della miscela innovativa di Gpl, bioGpl e Dme rinnovabile può essere una valida soluzione per mitigare gli impatti, con benefici paragonabili a quelli legati all’utilizzo del vettore elettrico. L’ulteriore sviluppo di una miscela totalmente rinnovabile garantirebbe, da questo punto di vista, ulteriori benefici. 

(Adnkronos)