Malattie rare, Fontana (Nemo): “Nuova area di ricerca su Sla rende concreta la speranza”

(Adnkronos) – “Per noi oggi è una giornata molto importante perché, grazie a questo evento, apriremo all’interno del centro clinico Nemo di Gussago, uno spazio per la ricerca scientifica. Vogliamo dare concretezza alla parola speranza e questo lo facciamo insieme ai cittadini di Brescia che, come sempre, dimostrano solidarietà e attenzione. Siamo felici e allo stesso tempo siamo grati a questa città”. Lo ha detto Alberto Fontana, presidente dei Centri clinici Nemo, all’anteprima della Giornata nazionale della Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) 2023. 

“I Centri clinici Nemo – spiega Fontana – sono esclusivamente dedicati alle persone con malattie neuromuscolari, con una presa in carico multidisciplinare, così da affrontare in un unico luogo tutte le problematiche cliniche. Per tutte le famiglie che affrontano una complessità neuromuscolare – aggiunge – vivere in un luogo solidale e attento aiuta a superare le difficoltà e il senso di solitudine. Perciò credo che questa comunità possa fare la differenza anche per chi vive una condizione di disabilità grave, come purtroppo molto spesso accade a coloro che vengono colpiti da malattie neuromuscolari”. 

Per la prima volta dalla sua istituzione avvenuta 16 anni fa, la giornata nazionale Sla ha avuto un’anteprima, ieri a Brescia con l’evento ‘Baci per Nemo’, una manifestazione che coinvolge gli esercenti degli esclusivi cocktail bar e ristoranti di Piazza Arnaldo, oltre ai locali notturni della città, che devolveranno il ricavato del beverage in beneficenza a favore dell’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) che destinerà i fondi al Centro clinico Nemo, per realizzare un’area di ricerca. Nata per ricordare il primo sit-in dei malati di Sla, la Giornata nazionale si propone come una straordinaria maratona di eventi che coinvolge, il 17 settembre, l’intero Stivale e promuove, sotto l’Alto patronato del presidente della Repubblica, i diritti delle persone con questa malattia, la ricerca scientifica e l’assistenza. 

(Adnkronos)