Manovra 2023, verso la fiducia: dichiarazioni di voto alla Camera

(Adnkronos) – Sono iniziate alla Camera le dichiarazioni di voto sulla fiducia, posta sulla manovra, dal governo Meloni. Il voto di fiducia è in programma oggi alle 20.30 alla Camera con la prima chiama. Il voto finale sul provvedimento è previsto per le 6 del mattino del 24 dicembre. 

SERRACCHIANI – “La legge, uscita dal Cdm, è iniqua e inadeguata ad affrontare le difficoltà del Paese, così com’è giunta in Aula dà a chi ha di più e toglie a chi ha meno, non investe sul futuro anzi. L’Italia aveva bisogno non solo di ben altro, ma di tutt’altro: più coraggio, energia, visione, capacità di ascolto ma soprattutto più giustizia. Una manovra profondamente ingiusta” che attraverso “una decina di condoni: si chiama far cassa sui più poveri”. Così Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, nel suo intervento in Aula durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla Manovra. “La destra di governo – aggiunge – considera la povertà una colpa, e questa è la manovra di bilancio politica che rappresenta la carta d’identità della destra di governo”. 

CATTANEO – “Questa prova il centrodestra l’ha superata e daremo al Paese una Finanziaria che guarda alla crescita e alla protezione delle categorie fragili. Abbiamo dimostrato, solidità, credibilità e coerenza” ha detto Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera, nella dichiarazione di voto sulla fiducia sulla legge di Bilancio. 

“Siamo l’Italia che lavora e produce, di buon senso e buona volontà, quella della famiglia e dell’impresa”, ha aggiunto riferendosi al ruolo del suo partito. “Manteniamo le promesse con cui ci siamo presentati davanti agli italiani”, ha poi sottolineato a proposito dell’aumento delle pensioni minime e del “cuneo fiscale totale per gli under 35. Abbiamo ancora molto da fare, nel metodo potevamo fare di più, ma abbiamo fatto meglio di chi ci ha preceduto”. 

CONTE – “Imbarazzante improvvisazione di questa maggioranza in una manovra scritta più volta per interi pezzi, il risultato è una manovra che è un coacervo e caotico inventario di misure sbagliate, errori macroscopici, retromarce fatte sulla pelle di famiglie e aziende in difficoltà” ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, nel suo intervento in Aula durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla Manovra, in cui ha accusato il governo di “andare in Ue con il cappello in mano”. “Certo, qualche applauso vi è arrivato dai falchi europei dell’austerità. Il vostro slogan non doveva essere ‘siamo pronti’, ma siamo proni”.  

“Nella manovra smantellate il reddito di cittadinanza che è un cuscinetto di protezione contro la disperazione di molte famiglie” e i cui “percettori per voi sono solo dei numeri che vi hanno consentito di recuperare 900 milioni, la stessa cifra che avete voluto per spalmare i debiti delle società di calcio di serie A che hanno inquinato il calcio con indebite plusvalenze e speculazioni”. “Con l’ultimo attacco sferrrato al concetto di congruità del lavoro – continua Conte – avete dimostrato di non comprendere che dietro quel concetto c’è la dignità del lavoro” e “state creando le premesse di un grave disastro sociale e soprattutto state compromettendo la coesione sociale che è il tessuto connettivo della nostra comunità. Lo smantellamento del reddito di cittadinanza unito a buste paga da fame e alla liberalizzazione del lavoro precario, significano una visione distorta del mercato del lavoro che riassumo in un concetto: schiavismo 2.0”. 

MOLINARI – “Siamo estremamente contenti come Lega che nella legge di Bilancio si fissino dei paletti e dei tempi per la realizzazione del federalismo fiscale e dell’autonomia differenziata. Il fatto di inserire nella legge di Bilancio che si avrà un anno di tempo per stabilire quali sono i Lep e i conseguenti costi standard ci pone un termine certo” ha affermato il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, nella dichiarazione di voto sulla fiducia sulla legge di Bilancio. 

“Non vorrei che il Lep -ha aggiunto- fosse soltanto un bastone che negli anni è stato infilato tra le ruote della carro, o meglio del Carroccio, che stava andando spedito in una direzione. Finché c’è la Lega al Governo c’è la garanzia che sul percorso dell’autonomia differenziata si vada avanti, perché la Lega è nata per questo e siamo stati eletti per quest. E quindi il nostro voto di fiducia sarà convinto della convinzione che questo percorso venga portato a termine in tempi brevi come si aspetta dalla nascita di questo Paese”.  

MARATTIN – “Un livello di incapacità e approssimazione mai visto nella storia”. Lo ha detto Luigi Marattin, di Azione-Italia viva, in aula alla Camera sulla manovra, spiegando: “Abbiamo assistito a numerose scene in commissione in cui ministri, sottosegretari, capigruppo, questori hanno risposto insultando, dileggiando e a volte cercando la rissa. Vi abbiamo sempre difeso dalle accuse sulla cultura politica da cui provenite, non fatecene mai pentire”. 

Per Marattin, “si è ammalata la politica italiana, è diventata lotta senza quartiere e dignità per conquistare il consenso e poi arrivare al governo e non avere la minima idea di cosa fare con quel consenso -ha spiegato Marattin-. La politica è una via di mezzo tra una pubblicità ingannevole e uno scadente reality show. Vi siete abituati a fare opposizione e l’avete dimostrato tragicamente, ma i problemi di una comunità non si risolvono con gli slogan, alzando bandiere e proclami ma con lo studio e l’approfondimento”. 


 

(Adnkronos)