Mar Rosso, verso azione Usa-Gb contro Houthi? Casa Bianca: “Faremo quello che dobbiamo fare”

(Adnkronos) – “Non starò ad anticipare le nostre mosse in un senso o in un altro. Faremo quello che dobbiamo fare per contrastare e sconfiggere queste minacce che gli Houthi continuano a rivolgere alla navigazione commerciale sul Mar Rosso”. Così John Kirby, portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, ha risposto alla domanda sulle voci riguardo intensificarsi dei preparativi per raid Usa e degli alleati contro i ribelli Houthi nello Yemen.  

Anche il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, non ha voluto commentare le notizie che arrivano dalla stampa britannica rispetto ad una potenziale azione contro i ribelli Houthi. “Non anticiperò o farò speculazioni su ogni potenziale operazione futura – ha detto rispondendo ai giornalisti – credo che la dichiarazione di diverse nazioni riguardo al fatto che vi saranno conseguenze, se non finiranno gli attacchi, parli da sola. E qui mi fermo”.  

Anche il segretario Usa Antony Blinken ha fatto capire che altri attacchi potranno portare ad una rapida risposta: “Non mi metterò a comunicare quello che potrebbe succedere – ha detto – tutto quello che posso dire è che se questo dovesse continuare, ci saranno conseguenze”.  

E mentre ore aumentano le voci sulla preparazione di un’azione di Regno Unito e Stati Uniti contro i ribelli Houthi nello Yemen a seguito degli attacchi nel Mar Rosso il premier britannico, Rishi Sunak, ha convocato una riunione del governo.  

Secondo quanto rivela il Times, questa mattina si è svolta una riunione del comitato delle emergenze Cobra seguita da una del consiglio di Sicurezza Nazionale. Le riunioni sono state convocate dopo che le forze navali Usa e Uk hanno distrutto “multipli droni d’attacco” lanciati dagli Houthi, in quello che è apparso come il più massiccio attacco lanciato dalle forze basate nello Yemen. Il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, ha avvisato che verranno adottate nuove azioni se gli attacchi continueranno, mentre cresce la preoccupazione per il blocco di una rotta commerciale di importanza cruciale.  

(Adnkronos)