Minniti: “Sfide fondamentali, rapporti Italia-Emirati Arabi devono essere rilanciati”

(Adnkronos) – “L’Italia e gli Emirati Arabi Uniti sono due Paesi molto importanti nell’area del Mediterraneo allargato e nel mondo, le cui relazioni di amicizia e cooperazione sono antiche e che, tuttavia, hanno bisogno di un rilancio particolarmente importante” davanti alle “sfide” che la comunità internazionale oggi si trova ad affrontare e che sono legate al conflitto in Ucraina, dalla crisi energetica a quella alimentare fino a quella umanitaria. Lo ha dichiarato Marco Minniti, presidente della Fondazione Med-Or, nel suo intervento d’apertura della conferenza ‘New Horizons for Cooperation between Italy and the Uae’ a Roma. 

Italia ed Emirati “sono attori globali che stanno dentro queste vicende, è importante, fondamentale che ci sia una ripresa di un rapporto di fiducia pieno tra i due Paesi che devono affrontare insieme queste tre grandi crisi”, ha proseguito Minniti, ricordando le relazioni di “amicizia e cooperazione antiche” tra Roma ed Abu Dhabi e che è “la situazione a richiedere un nuovo inizio” anche perché “in Italia c’è un nuovo governo”. Secondo l’ex ministro dell’Interno, sarebbe “opportuno che Italia ed Emirati lavorino a una convenzione dei capi di Stato e di governo dei Paesi del Mediterraneo allargato” perché “c’è bisogno di trovare oggi quel filo che unisce il Mediterraneo e non che lo divide”. 

Minniti ha sottolineato come l’Expo di Dubai, “un franco e chiaro successo”, sia stato anche “un obiettivo del terrorismo” con i lanci di missili balistici da parte degli Houthi in Yemen, sostenendo che “noi occidentali dovevamo essere più consapevoli di quello che stava avvenendo, quel Paese stava organizzando un’expo mondiale e un attacco era una sfida per tutti noi. Senza reciprocità non si costruiscono grandi relazioni internazionali”.  

Il presidente della fondazione Med-Or ha quindi ricordato il ruolo “fondamentale” avuto dagli Emirati contro il terrorismo e in particolare contro il sedicente Stato islamico, che è stato “sconfitto, non cancellato”. L’Occidente “non deve mai dimenticare il passato perché nelle radici del passato c’è il futuro. Non era semplice che un grande Paese arabo decidesse di mandare un proprio contingente nella missione Nato in Afghanistan – ha proseguito Minniti – Non dobbiamo mai dimenticare che la sfida del terorrismo internazionale non è finita per sempre: oggi la guerra in Ucraina può riportare nuovamente la sfida del terrorismo internazionale e due grandi scenari aperti, ovvero l’Afghanistan e l’Africa possono diventare incubatori”. 

 

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