Natale 2022, è caro panettone e pandoro: “Aumenti medi del 37%”

(Adnkronos) –
Panettoni e pandori saranno quest’anno particolarmente “salati” a causa dei fortissimi incrementi dei prezzi al dettaglio che interessano i due dolci tipici delle festività natalizie. A lanciare l’allarme il Codacons, che ha messo a confronto i listini delle principali catene commerciali in vigore a dicembre 2021 con quelli attuali, per verificare come sono cambiati i listini al pubblico di questi due prodotti. Al netto di offerte speciali e promozioni sottocosto, per panettoni e pandori industriali si registrano aumenti dei prezzi in media del +37% rispetto allo scorso anno, con punte per alcune marche del +59%, spiega il Codacons. 

Va meglio sul fronte dei panettoni artigianali, che aumentano “appena” del 10%. Considerando che in base agli ultimi dati disponibili il mercato italiano di panettoni e pandori vale circa 700 milioni di euro annui per quasi 100.000 tonnellate di dolci natalizi prodotti dai grandi soggetti industriali, a parità di consumi i rincari di questi due prodotti potrebbero costare complessivamente 260 milioni di euro – calcola il Codacons. Un allarme quello sui panettoni confermato in questi giorni anche dagli stessi commercianti, con le principali organizzazioni di categoria che hanno registrato aumenti medi dei listini del 30% all’interno della grande distribuzione – ricorda l’associazione- 

“A determinare questi forti rincari sono sia il caro-energia, che aggrava i costi di produzione per le imprese del settore, sia la crisi delle materie prime, con zucchero, uova, burro e altri elementi che costituiscono la base di panettone e pandoro che hanno subito aumenti a due cifre rispetto al 2021 – spiega il presidente Carlo Rienzi – Rincari dei costi che si ripercuotono sui prezzi finali e sulle tasche dei consumatori: proprio per questo il Natale 2022 sarà caratterizzato da una maggiore propensione delle famiglie a realizzare in casa i dolci tipici delle festività, in modo da sostituire con soluzione più economiche i prodotti industriali sempre più costosi”. 

(Adnkronos)