Naufragio Palermo, donna sotto choc: “Ho perso mio marito e mio figlio”

(Adnkronos) – “Ho perso mio marito e mio figlio”. A parlare è una donna superstite del naufragio che all’alba di oggi a Porticello (Palermo) ha coinvolto una barca a vela: un morto e 6 dispersi il bilancio provvisorio della tragedia. Visibilmente sotto choc, è stata portata in ambulanza all’ospedale di Termini Imerese per eseguire una radiografia.  

La donna ha raccontato di essere stata sorpresa dalla tromba d’aria mentre dormiva con marito e figlio. E all’improvviso si è trovata in acqua. Il marito e il figlio sono al momento ancora dispersi, anche se i soccorritori temono che si trovino all’interno del veliero colato a picco a 49 metri di profondità. 

A un certo punto “mentre dormivamo”, lo yacht si è ribaltato a causa di una tromba d’aria. “Ci siamo trovati in acqua”, è invece il racconto di una donna che, insieme alla figlia di poco meno di un anno e al marito, è sopravvissuta. Dopo essere riuscita a riprendere la figlia, l’ha tenuta in alto sollevando le braccia, prima di salire sulla scialuppa di salvataggio.  

La piccola è stata immediatamente trasferita all’Ospedale dei bambini di Palermo per accertamenti ma le sue condizioni non destano preoccupazione, così come quelle della mamma che ha riportato lievi escoriazioni e una ferita che i medici hanno suturato. La donna è ancora sotto choc, come il marito che ha potuto riabbracciare moglie e figlia. 

“Stiamo facendo accertamenti ma stanno bene”, ha detto Domenico Cipolla, direttore del pronto soccorso dell’Ospedale dei bambini, a RaiNews 24.  

“Al nostro arrivo abbiamo trovato in acqua soltanto cuscini dell’imbarcazione, ma anche pezzi di legno e altro materiale. Null’altro. C’era il buio assoluto attorno”, ha raccontato il pescatore Fabio Cefalù, intervenuto dopo il naufragio. 

“Intorno alle 4 e 20 di questa mattina abbiamo visto un razzo partito da una barca al largo di Porticello, abbiamo aspettato che passasse la tromba di mare e ci siamo subito recati sul posto ma non abbiamo trovato nulla”, ha aggiunto. “Poco dopo – ha aggiunto -abbiamo trovato il segnale gps dell’affondamento della barca a vela. E basta”. 

“Non avevo mai visto una cosa del genere. Una tromba d’aria durata una decina di minuti, uno scenario apocalittico”. A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Santa Flavia (Palermo), Giuseppe D’Agostino. Il maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto sul Palermitano ha creato danni anche nel piccolo Comune alle porte del capoluogo siciliano. “Alberi caduti, alcuni tetti scoperchiati e qualche palo dell’illuminazione divelto, ma la vera tragedia è accaduta in mare”, ha detto il primo cittadino. Mentre proseguono le ricerche dei sei dispersi nella piccola comunità di Santa Flavia è scattata una vera e propria gara di solidarietà. 

“Alcuni superstiti si trovano ancora in ospedale, otto sono stati trasferiti in hotel. Sono tutti sotto choc”, ha affermato ancora il sindaco D’Agostino che ha avuto modo di parlare con il comandante dell’imbarcazione affondata. “E’ molto provato, come tutti gli altri. In questo momento di piena emergenza abbiamo messo in campo le tutte forze disponibili per dare supporto alle forze ordine. La Caritas e le associazioni di volontariato si sono attivate per fornire i beni di prima necessità ai superstiti. Come Amministrazione comunale abbiamo provveduto ad acquistare alcuni indumenti per questa povera gente che ha perso tutto, ma anche tanti cittadini stanno danno una mano. Si è attivata una grande rete di solidarietà”, ha concluso. 

 

(Adnkronos)