(Adnkronos) – Barack Obama chiude a Berlino il suo tour europeo, iniziato la scorsa settimana a Barcellona dove, con la moglie Michelle e gli Spielberg, ha accompagnato Bruce Springsteen per il suo concerto e continuato poi a Zurigo ed Amsterdam. L’ex presidente americano oggi incontrerà a pranzo il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, secondo quanto confermano fonti dalla Dpa.
Ma il momento clou della visita di Obama nella capitale tedesca sarà il discorso che pronuncerà questa sera alla Mercedes Benz Arena, un’arena da 17mila posti che sono stati venduti tra i 61 e i 550 euro. Nel discorso, che segue quello pronunciato la scorsa settimana a Zurigo di fronte a 10mila ospiti paganti, Obama trasmetterà secondo gli organizzatori “un messaggio di cambiamento positivo e sostenibile” incentrato sui temi della “leadership e sul come affrontare il futuro”.
A Berlino Obama ha pronunciato altri discorsi importanti, il primo quando ancora non era stato eletto presidente, durante la sua campagna elettorale nel luglio del 2008. Furono oltre 200mila persone ad assistere al loro al discorso che il giovane candidato democratico, che stava appassionando ed entusiasmando gli europei dopo gli anni della contestazione a George Bush, pronunciò di fronte alla Colonna della Vittoria.
“Dobbiamo abbattere tutti i muri che ancora dividono i popoli e le razze: quelli fra vecchi alleati che attraversano l’ Atlantico, fra Paesi ricchi e poveri” disse il futuro primo presidente afroamericano nel discorso che i suoi strateghi elettorali volevano che fosse pronunciato di fronte alla Porta di Brandeburgo. Una location dalla portata fortemente simbolica che l’allora cancelliera Angela Merkel, pressata anche dagli alleati più conservatori, non se la sentì di concedere a chi era ancora solo un candidato alla Casa Bianca.
Merkel, diventata poi un’alleata di ferro di Obama in Europa, rimediò allo ‘sgarbo’ nel 2013 quando Obama tornò a Berlino da presidente e parlò di fronte alla Porta di Brandeburgo, come in passato fecero John Kennedy negli anni sessanta e Ronald Reagan negli anni ottanta.
Obama ha un rapporto particolare con la Germania che ha visitato sei volte da presidente, più di ogni suo altro predecessore. E una volta lasciata la Casa Bianca è tornato nel 2017 e nel 2019 quando, durante un discorso a Colonia, ha tessuto le lodi “della mia amica Angela Merkel” definendola “degna di applausi” per la sua leadership insieme ferma e compassionevole. Parole che allora furono lette come un diretto attacco al suo successore Donald Trump che con la cancelliera tedesca ebbe un pessimo rapporto.