(Adnkronos) –
Ilaria Salis “è una questione italiana, se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro”. E’ l’affondo del premier ungherese Viktor Orban, interpellato a margine del Forum di Cernobbio sull’elezione di Ilaria Salis all’Europarlamento. Salis è sotto processo in Ungheria per l’aggressione ai danni di un neonazista. “Dal punto di vista dell’Ungheria è più che sorprendente: venire in Ungheria in modo organizzato e commettere atti di violenza contro cittadini che camminano per strada e poi essere eletti nel Parlamento europeo è nello stile italiano. Non ungherese”, dice Orban. “E’ un crimine – evidenzia Orban -. Anche se adesso non possiamo perseguirla perché il Parlamento probabilmente le concederà l’immunità”.
Al primo ministro ungherese, replicano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, dell’Alleanza Verdi e Sinistra, che hanno candidato Ilaria Salis nelle elezioni Europee 2024. “In merito alle recenti dichiarazioni del presidente ungherese Viktor Orban sull’elezione di Ilaria Salis al Parlamento Europeo, è necessario ribadire alcuni punti fondamentali. In Italia, come in tutte le democrazie, le sentenze spettano ai giudici, non ai politici. Ilaria Salis non è stata condannata, dunque le insinuazioni di Orban sono infondate”, dicono.
“Comprendiamo che per Orban, che controlla la magistratura in Ungheria, la separazione dei poteri possa essere difficile da accettare. Forse lo stile ungherese’ a cui allude è proprio questo: l’ingerenza politica sulla giustizia. Questo non è né lo stile dell’Italia né del Parlamento Europeo, che restano baluardi di democrazia e stato di diritto”.
“Del resto è la sua amica Giorgia Meloni ha fatto eleggere in Europa un condannato per corruzione e nel parlamento italiano una condannata per per peculato. Che Orban, nemico dell’Europa e amico di Putin, venga a darci lezioni di legalità è ridicolo. Il suo astio nei confronti di Ilaria Salis eletta al parlamento europeo dai cittadini italiani e il suo giudizio inappellabile di colpevolezza senza uno straccio di giustizia decente, ci conferma il carattere illiberale e inaccettabile di quel regime che umilia il popolo ungherese e che offende i valori basilari della Ue. La presidente Meloni e il suo governo dovrebbero una volta per tutte rivedere profondamente ogni rapporto con questo loro sodale inqualificabile”.