Pakistan, Khan: “Sapevo che volevano uccidermi”

(Adnkronos) – L’ex primo ministro pakistano Imran Khan era a conoscenza di un complotto per ucciderlo. Lo ha detto lui stesso in un discorso alla nazione, affermando che ”il giorno prima dell’attacco ho saputo che sia a Wazirabad sia nel Gujrat avevano pianificato di uccidermi”. E che la persona arrestata per l’aggressione ”non è un estremista. C’è un piano dietro il tentato omicidio e lo scopriremo”. Due sono state le raffiche di proiettili sparate contro di lui durante la marcia, ha detto Khan, affermando che ”c’erano due persone” che hanno sparato. E se le raffiche di proiettili fossero stati sincronizzate, non sarebbe sopravvissuto. “Poiché sono caduto, penso che l’assassino abbia pensato che fossi morto ed è fuggito”, ha detto Khan. 

L’ex premier ha quindi accusato il “governo e i suoi responsabili” di volerlo uccidere nello stesso modo in cui è stato ucciso l’ex governatore del Punjab, Salman Taseer. ”Prima mi hanno accusato di blasfemia” e poi ”il loro piano è stato quello che hanno fatto a Wazirabad, un estremista religioso che uccide Imran Khan”, ha detto il leader del Pti. Khan ha detto di aver già raccontato questo piano pubblicamente durante una manifestazione del 24 settembre. ”Questo tentato omicidio è avvenuto esattamente secondo quella sceneggiatura”, ha aggiunto. 

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