(Adnkronos) – L’alfiere genuino del campo progressista, lo ha definito Giuseppe Conte. Il M5S cerca di accreditarsi come voce più autorevole e sincera di quell’area che la fine del governo Draghi ha ridotto in brandelli, e così, oltre a tentare di ‘scippare’ voti al vecchio alleato dem, il Movimento 5 Stelle cerca ora di soffiare alla sinistra anche una delle sue piazze storiche, Santi Apostoli, a due passi da Palazzo Chigi e da Montecitorio. Per il Movimento si tratterebbe di un ritorno: nel 2020 i pentastellati organizzarono in quella piazza una manifestazione per protestare contro il ripristino dei vitalizi, per esempio.
Lì Romano Prodi festeggiò, prima nel 1996 e poi nel 2006, la vittoria della coalizione di centrosinistra alle politiche. Ed è lì che il partito guidato da Conte – riferiscono fonti autorevoli del Movimento all’Adnkronos – starebbe pensando di chiudere la campagna elettorale, la sera del 23 settembre. Una campagna realizzata con un budget ristretto, o meglio low cost: appena 300mila euro, secondo quanto trapela da fonti M5S, complice anche il salasso dovuto alla scissione guidata da Luigi Di Maio. Tra l’altro, una iniezione di liquidità nelle casse di Via Campo Marzio è arrivata a fine giugno grazie al versamento di oltre 50mila euro rimasti nella pancia del ‘Comitato Iniziative 5 Stelle’.
Per mobilitare la base in occasione del rush finale il M5S proverà a coinvolgere anche Beppe Grillo. Sul palco dovrebbe arrivare il garante del Movimento, che alle ultime amministrative si è palesato sullo sfortunato palco di Virginia Raggi collegato da remoto: stavolta invece sarebbe pronto a salire in auto per raggiungere Roma, salvo cambi di programma dell’ultimo minuto che, con il fondatore del M5S, non possono essere mai scongiurati.