Plusvalenze Juve, cosa sono e perché sono diventate un problema

(Adnkronos) – La Juventus è alla sbarra nel processo di fronte alla Corte d’appello della Federcalcio e rischia una penalizzazione di 9 punti, per il caso delle plusvalenze. Sintetizzando, e semplificando, per la parte del procedimento che riguarda le plusvalenze degli anni 2018-2019-2020, l’accusa sostiene che la società abbia fatto ricorso a plusvalenze fittizie e che queste abbiano consentito di ridurre le perdite di bilancio. Ci sono poi da considerare anche la manovra stipendi (marzo-aprile del 2020 e 2021) e le fatture per compensi ad agenti.  

Cosa sono le plusvalenze. Citando l’enciclopedia Treccani: nel linguaggio economico, incremento di valore, differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferiti a momenti diversi.  

Cosa sono le plusvalenze nel calcio. E’ il guadagno che ottiene una società dalla vendita di un calciatore, al netto della quota di ammortamento del cartellino che era ancora a bilancio. Comprando un giocatore a 20 milioni e facendo 5 anni di contratto, la quota di ammortamento sarà di 4 milioni l’anno. Se la società lo vende dopo due anni a 30 milioni, la plusvalenza si ottiene sottraendo ai 30 milioni una somma che è data dalla differenza tra i 20 milioni iniziali e l’ammortamento che resta (3 anni per 4 mln sono 12 milioni): il risultato sono 22 mln di plusvalenza.  

Cosa sono le plusvalenze fittizie. Le plusvalenze diventano fittizie quando, attraverso lo scambio di giocatori, non vengono date valutazioni reali ai cartellini dei calciatori. Sono operazioni che vengono fatte per generare ‘guadagni’ che servono a sistemare i bilanci. Quasi sempre, il vantaggio incongruo è per tutte e due le società che fanno lo scambio.  

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