Pnrr, Bellanova: “In Lombardia 2,7 mld di risorse”

(Adnkronos) – “Non so se a oggi vi siano presupposti per modifiche radicali nell’impostazione generale del Pnrr. Mi pare che anche le recenti parole del presidente Draghi esortino a un impegno rigoroso e totale sull’attuazione piuttosto che enfatizzare la necessità di modifiche. Ovviamente, qualora sui singoli progetti si renderanno necessarie delle modifiche si valuterò caso per caso”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibile, Teresa Bellanova, che ha aperto con un richiamo all’attualità e al conflitto in Ucraina la sessione dedicata alla Smart mobility nell’ambito della quindicesima edizione di Direzione Nord – A True Event dedicata al ‘Tempo di dignità e di pace – La dignità come pietra angolare del nostro impegno’. L’evento, in corso alla Fondazione Stelline a Milano è organizzato dall’Associazione Amici delle Stelline e da Inrete con il patrocinio della Fondazione Stelline. 

Il tema della mobilità sostenibile è al centro dell’agenda, ha ricordato il viceministro. “Mercoledì scorso la conferenza unificata ha dato il via libera a tre schemi di decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile di cui uno sul trasporto rapido di massa che assegna al Comune di Milano oltre 332 milioni di euro per la realizzazione di interventi importanti per la vostra città”. In Lombardia, ha ricordato, “le risorse del Pnrr di nostra competenza, escludendo gli investimenti che interessano più Regioni, ammontano a circa 2,7 miliardi di euro”. 

“In Lombardia – ha affermato Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Regione Lombardia – è da molto tempo che si investe in mobilità sostenibile. Basti pensare ai 2,2 miliardi già messi a disposizione per acquistare oltre 200 treni di nuova generazione. Che non sono solo più belli, moderni e sicuri, ma consumano il 30% di elettricità in meno. Un aspetto quest’ultimo fondamentale per la sostenibilità sia ambientale sia economica. Non meno importante il fatto abbiano un tasso di riciclabilità dei materiali che sfiora il 96%”, ha ricordato l’assessore sottolineando i numeri dell’utilizzo del trasporto pubblico locale: prima della pandemia il numero di passeggeri che si muoveva sui 2mila chilometri di rete ferroviaria della regione sfiorava gli 850 mila. 

Un numero che indica una transizione non solo infrastrutturale, ma anche culturale in corso da anni e prossima al compimento secondo l’assessora alla Mobilità Comune di Milano, Arianna Censi. “Milano è a un passo dal definire un sistema di trasporto che è la risposta ai temi della sostenibilità e in cui il non uso della macchina privata costituisce un passo decisivo. Sarebbe importate che il Paese investisse a chi è vicino alla meta, perché portare il modello a pieno sviluppo, sperimentarlo, analizzare gli errori e i punti di forze offre benefici a tutti”, ha affermato. L’assessora ha anche confermato l’avvio della progettazione della linea 6 della metropolitana, per la quale si sta procedendo all’individuazione del percorso. 

Sul fronte dell’energia l’idrogeno è “il futuro per alimentare mezzi di trasporto pesanti, treni, autobus, autoarticolati”, ha detto Ivo Cassetta, consigliere delegato Fnm, che ha citato il progetto per l’Hydrogen Valley in Val Camonica. “Ci crediamo tantissimo. Siamo stati i primi a partire e oggi anche altri Paesi europei ci seguono: segno che è nuova fonte energetica che può essere il futuro”, ha aggiunto, ricordando un progetto di compensazione ambientale che vedrà la piantumazione di migliaia di alberi in un’area di 41 mila ettari e il progetto di pista ciclabile che da Milano Cadorna raggiungerà Malpensa seguendo il tracciato ferroviario. 

Intanto, in città, la mobilità continua a cambiare e il monopattino sta diventando uno dei simboli dell’intermodalità. “È un mezzo perfetto per l’ultimo miglio, che si inserisce perfettamente laddove esiste un sistema di trasporti pubblici efficienti”, ha detto Alessio Raccagna, director Government Affairs Southern Europe Lime. “I dati relativi all’utilizzo dei servizi di sharing ci dicono che l’utente medio ha 33 anni, nel 25% più di 40. E uno degli utenti su quattro lo usa in sostituzione di un veicolo a motore. Il loro utilizzo crescerà ancora se saranno avviate ulteriori iniziative che ne indirizzino la domanda”. 

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