(Adnkronos) –
Ron DeSantis annuncerà la sua candidatura alle presidenziali Usa del 2024 oggi su Twitter Spaces, durante un colloquio con Elon Musk, il miliardario nuovo patron della piattaforma. Dopo mesi di attesa di una candidatura scontata, e giorni di anticipazioni riguardo all’annuncio previsto per questa settimana, il portavoce del governatore della Florida ha confermato che DeSantis entrerà ufficialmente nella corsa per la nomination repubblicana come principale sfidante di Donald Trump.
Dopo la chat su Twitter, prevista alle 18, la mezzanotte in Italia, vi sarà la diffusione del classico video di annuncio della candidatura e anche un’intervista a Fox News, l’emittente storicamente di riferimento dei conservatori americani. Ma la vera sorpresa è il coinvolgimento di Twitter dell’era Musk nell’annuncio del repubblicano. La discussione sul social tra DeSantis e Musk sarà moderata da David Sacks, imprenditore tech, amico di Musk che è uno dei grandi finanziatori pro DeSantis che proprio questo weekend si riuniscono in un grande albergo di Miami per incontrare il governatore ed il suo team e dare inizio ufficialmente alla raccolta dei fondi per la sua campagna.
Già si scatenano le critiche degli avversari trumpiani: “Questo è il lancio di campagna più lontano dalla gente della storia moderna, l’unica cosa peggiore di questa campagna di nicchia su Twitter è l’after-party di DeSantis con la vera elite nel resort di Miami”, ha detto Karoline Leavitt, portavoce del super pac trumpiano Maga Inc.
Il fondatore di Tesla ha avuto incontri privati con il governatore e l’ha lodato in pubblico lo scorso autunno, dicendo che l’avrebbe sostenuto se si fosse candidato alla presidenza ed esprimendo la convinzione che potrebbe facilmente battere Biden. Ma ancora non ha formalizzato il suo endorsement ufficiale, e nei giorni scorsi ha lodato anche Tim Scott, l’unico senatore repubblicano afroamericano che è anche in lizza per la nomination alla Casa Bianca.
E anche dopo che è stata diffusa la notizia della sua partecipazione al lancio della candidatura di DeSantis, Musk non si è sbilanciato: interpellato al Ceo Council Summit del Wall Street Journal, ha sottolineato quanto sia “innovativo avere un annuncio del genere sui social media”, ma ha ribadito che ancora “non appoggerà un candidato particolare”.
Poi ha detto che vorrebbe che il prossimo presidente rappresenti “le opinioni moderate espresse dalla maggioranza del Paese: vorrei solamente qualcuno normale e intelligente come presidente, questo sarebbe straordinario”.
Musk, che lo scorso anno ha acquistato Twitter per 44 miliardi ed è tra le persone più ricche del mondo, dopo la scelta “riluttante” di Joe Biden nel 2020 piuttosto che Donald Trump, è diventato una figura influente per i conservatori Usa, esortando i suoi 140 milioni di follower a votare per i repubblicani. E veicolando nei suoi tweet tutta le retorica contro la sinistra ‘woke’, che è la bandiera ideologica di DeSantis, e anche le critiche a come l’amministrazione democratica ha gestito la pandemia.
Ma quello che ha consacrato Musk come il nume tutelare della nuova destra americana è stata la decisione, subito dopo aver preso il controllo di Twitter, di riattivare tutti gli account che erano stati sospesi per linguaggio d’odio ed estremista, a partire da quello di Trump che comunque sta continuando ad esternare sul suo Truth Social.