Psichiatra uccisa a Pisa, Seung non risponde: il 35enne resta in carcere

(Adnkronos) – Gianluca Paul Seung, il 35enne presunto assassino della dottoressa Barbara Capovani, responsabile del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, aggredita con una spranga venerdì scorso all’uscita dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del Tribunale di Pisa. Lo hanno comunicato i suoi difensori all’uscita dal carcere ‘Don Bosco’ di Pisa, gli avvocati Andrea Pieri e Gabriele Parrini, dove si è svolto l’interrogatorio dopo l’arresto avvenuto nella notte di domenica scorsa da parte della polizia. Seung è “ancora molto scosso”, hanno detto i legali. Al termine dell’udienza, il Gip ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere per Seung. L’arrestato si trova ricoverato nel centro clinico del carcere ed è sottoposto a cure farmacologiche.  

Nel frattempo, attraverso le telecamere di Raiuno, la zia del 35enne, ha chiesto scusa alla famiglia della dottoressa Capovani e ha detto “che vorrebbe incontrare” i suoi figli. “Voglio chiedere scusa a questa famiglia. Ma è solo Dio che ci può far qualcosa. Sono una mamma e lei aveva tre figli. Siete nelle mie preghiere ragazzi”, ha detto la donna, rivolgendosi ai figli della psichiatra assassinata. Secondo la zia, Seung era in preda ai suoi deliri ed era diventato ingestibile anche per la mamma.  

Lo “sciamano”, come si definiva Gianluca Paul Seung, stando al referto medico redatto dalla dottoressa Capovani nel 2019, quando lo aveva avuto in cura, era afflitto da un “disturbo narcisistico”. 

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