Putin: “Daremo missili Iskander a Bielorussia”

(Adnkronos) – “Nei prossimi mesi consegneremo alla Bielorussia sistemi missilistici Iskander-M in grado di lanciare missili con testate nucleari”. Lo ha detto il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, oggi nell’incontro con l’omologo bielorusso Lukashenko, come riportano l’agenzia di stampa russa Tass e diversi media russi e ucraini.  

“L’Occidente detiene 200 munizioni tattiche nucleari e 257 aerei sono stati preparati per il loro possibile utilizzo – ha detto Putin – Abbiamo la responsabilità di garantire la nostra sicurezza”. Pertanto, ha aggiunto il presidente della Federazione Russa, “gli aerei bielorussi Su-25 possono essere aggiornati in Russia e può iniziare l’addestramento dell’equipaggio”. 

Durante la notte sarebbero stati lanciati 40 razzi sul territorio dell’Ucraina. Lo riporta il canale di news Ukraine Now, citando media ucraini. L’intelligence militare di Kiev (Gur Mo) sottolinea che è la prima volta dall’inizio della guerra che la Russia colpisce obiettivi in Ucraina con un raid aereo partito dalla Bielorussia. Lo evidenziano i media ucraini. Secondo l’intelligence ucraina, il raid dei bombardieri russi è parte di un’ampia provocazione di Mosca per coinvolgere direttamente la Bielorussia nella guerra. 

SEVERODONETSK – La città di Severodonetsk, nella regione di Luhansk nell’Ucraina orientale, è completamente caduta nelle mani dei russi. Lo ha detto il sindaco di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk, avvertendo i cittadini rimasti in città che ora non è più possibile partire. Ieri le autorità di Kiev avevano avvertito le truppe ucraine di ritirarsi da Severodonetsk, dove da settimane sono in corso violenti scontri con le forse russe. 

OO7 KIEV – Malgrado le difficoltà sul campo, il capo dell’intelligence militare ucraina, generale Kyrylo Budanov, si dice certo che l’Ucraina sconfiggerà la Russia e tornerà ai suoi confini del 1991. Intervistato da Itv, Budanov ribadisce che ad agosto ci sarà una svolta e prima della fine dell’anno i combattimenti cesseranno. Ma intanto l’Ucraina ha bisogno delle armi e del sostegno occidentale.  

Il ritiro da Severodonetsk è una decisione “tattica”, “per ottenere una vittoria strategica, il nostro comando ha deciso di raggrupparsi su nuove posizioni. Personalmente ritengo sia una decisione giusta”, ha detto. “L’Ucraina tornerà ai suoi confini del 1991, non ci sono altri scenari”, ha proseguito, riferendosi dunque anche alla Crimea e le due repubbliche separatiste. “A partire da agosto ci saranno alcuni eventi, e dimostreranno al mondo intero che sta iniziando la svolta – ha affermato ancora Budanov – L’ho già detto e lo ripeto. Prima della fine dell’anno, i combattimenti attivi si ridurranno a praticamente nulla. Ne siamo certi. Riprenderemo il controllo dei nostri territori nel prossimo futuro”.  

“Putin non vincerà. Questa è una tragedia in cui ha trascinato la Russia e l’Ucraina. Finirà con una catastrofe per la Russia. Nient’altro”, ha concluso Budanov.  

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