Quirinale 2022, Vaticano ‘benedice’ Mattarella bis

(Adnkronos) –
L’accordo fra i leader per il bis di Sergio Mattarella al Quirinale viene accolto con soddisfazione anche Oltretevere dove la figura dell’attuale Capo dello Stato è molto stimata. La scelta di Mattarella, che succederà a se stesso, “era una delle possibilità: niente era scontato però mi è sembrato molto chiaro sin dall’inizio che c’erano tante e tali tensioni, tra fughe in avanti e stop, che questa francamente appare l’unica soluzione per uscirne”, dice in una intervista all’Adnkronos padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica e spin doctor del Papa.  

“E’ evidente il tandem Mattarella-Draghi riuscito nell’impresa quasi impossibile di mediazione tra le forze politiche e di garantire la credibilità internazionale. Lo spettacolo al quale abbiamo assistito – riflette il gesuita, fine osservatore delle questioni politiche – è che da una parte le segreterie fanno fatica a controllare i partiti. Dall’altra, i  partiti stessi stanno mutando profondamente e cambiano i rapporti di forza e la solidità dei legami di schieramento”. 

Padre Spadaro riflette sulla situazione del momento: “E’ evidente che fattori come la crisi di rappresentanza, il clima di emergenza permanente legato agli effetti della riforma finanziaria, la lunghezza della pandemia, sono tutti elementi che uniti a a questa crisi della politica hanno portato ad una conferma di quel tandem. E’ chiaro che si apre una riflessione molto importante con la fotografia delle forze del governo  che eleggeranno il presidente della Repubblica riconfermando gli equilibri attuali”.  

Il Parlamento con il Mattarella bis sceglie la soluzione più facile o quella più utile per il Paese? “A prescindere dalla valutazione, – dice il direttore di Civiltà Cattolica- credo sia l ‘unica percorribile” dopo il “gioco di candidature bruciate e di veti incrociati”. 

Si tratta di una soluzione in ogni caso che “non è assolutamente di ripiego; si tratta invece – osserva Spadaro- di una soluzione di alto profilo che richiede un sacrificio personale del Presidente per il bene della Repubblica. Per accettare, Mattarella metterà al primo posto il bene del Paese perché il suo settennato è stato in crescendo e ha unito tutto il Paese trovando soluzioni nei momenti di maggiore crisi” per i quali ha ricevuto “il ringraziamento e il plauso di tutti”, annota il gesuita che sottolinea ancora: “Rimettersi in gioco a 80 anni, con la fatica del settennato alle spalle è un gesto di sacrificio. Quindi grande rispetto e gratitudine”. 

Padre Spadaro non identifica uno sconfitto in particolare rispetto ad altri, piuttosto dice che occorrerà avviare una riflessione da parte delle forze politiche: “Direi che in fondo è una classe politica che non è riuscita a trovare una soluzione quindi sarebbe inutile identificare l’uno o l’altro; è vero però che nessuno è riuscito ad avere la regia. La corsa ad intestarsi questo o quel candidato non ha certamente giovato alla causa . Si apre dunque una riflessione importante sulle forze politiche e sul ruolo del Parlamento”.  

Quanto all’occasione persa di avere per la prima volta una donna al Colle, padre Spadaro osserva: “Alcuni nomi fatti sono di altissimo profilo, si tratta di vere e proprie riserve della Repubblica che svolgono un compito estremamente impegnativo e di grande sacrificio. Certamente Elisabetta Belloni è una figura straordinaria nelle istituzioni, che lavora in condizione di grande riservatezza e impegno per le istituzioni per il bene del Paese. Mi ha colpito però che il suo nome sia stato fatto senza un reale accordo. Il che pone la domanda sulla responsabilità dei politici di fare nomi come quello appunto della Belloni, che è una persona di livello straordinario”.  

Oltretevere il Mattarella bis è salutato come una benedizione? “La figura di Mattarella è di garanzia quindi da tutti i punti di vista è una figura che lavorerà per il bene del Paese e da questo punto di vista anche Oltretevere è assolutamente gradita anche perché ha sempre vissuto in maniera corretta i rapporti tra Chiesa e Stato, tra Santa Sede e Repubblica e quindi rappresenta il frutto maturo di un cattolicesimo impegnato in politica capace di lavorare per il bene di tutti e di andare al di là delle parti”.  

Il direttore della Civiltà Cattolica rimarca “la grande stima verso Mattarella” Oltretevere, e sottolinea che “è da rivalutare e riprendere in mano il discorso di fine anno che a questo punto diventa programmatico”. In particolare, Spadaro pone l’attenzione sul passaggio nel quale Mattarella diceva di avere percepito accanto a se’ ‘ l’aspirazione diffusa degli italiani a essere una vera comunità, con un senso di solidarietà che precede, e affianca, le molteplici differenze di idee e di interessi’.  

“Questo passaggio – evidenzia- è importante e sarà significativo per il mandato pieno che gli verrà dato”.  Padre Spadaro segnala poi la circostanza inedita dei capigruppo di maggioranza da Mattarella: “Una circostanza che si pone come un  appello che viene dalla base, dal Parlamento , quindi questo è un bel segnale in un momento di crisi della rappresentanza delle forze politiche. E’ un gesto di grande rispetto per Mattarella e per il Parlamento. Vedo difficile che il Presidente possa sottrarsi perché ha a cuore il bene del Paese”. Ricordando la figura di garanzia ed equilibrio del Presidente della Repubblica, padre Spadaro sottolinea che “in questa fase storica sembra che il Paese gli chieda qualcosa di più: quasi un riferimento del governo e della maggioranza. Quello che mi colpisce è l’equilibrio istituzionale e il rigore dimostrato da Mattarella nel gestire il suo ruolo e nel ricondurre i conflitti visti nell’orizzonte della Costituzione”. Lontano  da appellativi di cui, osserva padre Spadaro, “l’Italia è un po’ vittima”, Sergio Mattarella è tra le persone “che hanno un alto senso della responsabilità e delle istituzioni”. 

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