(Adnkronos) – Via al voto per l’elezione del presidente della Repubblica. Si è aperta la seduta comune alla Camera, con deputati, senatori e delegati regionali chiamati ad eleggere il successore di Sergio Mattarella al Quirinale.
Primo a essere chiamato per votare Umberto Bossi, accompagnato in sede a rotelle. Dopo di lui il deputato M5S Leonardo Penna, secondo di una lista di parlamentari che hanno chiesto di votare per primi per giustificati motivi.
Dopo i grandi elettori che hanno chiesto di poter anticipare il voto per l’elezione del presidente della Repubblica a causa di motivate ragioni di salute, sono stati chiamati i senatori a vita. Erano presenti e hanno votato Elena Cattaneo, Mario Monti, Liliana Segre e Renzo Piano. Assenti, invece, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano.
Per la prima votazione, si annuncia una scheda bianca generale o quasi. Questo l’orientamento di centrosinistra, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia Viva. Dopo ore di vertici e trattative per la scelta del prossimo capo dello Stato ancora questa mattina i leader dei partiti si sono incontrati per definire la strategia da adottare nel corso delle prime votazioni mentre va avanti il confronto sui nomi dei candidati. E sono previsti altri incontri. L’elezione in tempi di Covid ha portato a definire nuove regole sulle modalità di voto per i grandi elettori positivi.
Lega
A quanto apprende Adnkronos è arrivato sugli smartphone dei grandi elettori della Lega, i 212 delegati, un messaggio con l’indicazione di voto per il primo scrutinio di questo pomeriggio, in vista dell’elezione del capo dello Stato. La richiesta di Matteo Salvini è di attenersi alla scheda bianca.
FI
Forza Italia voterà scheda bianca al primo scrutinio. Lo avrebbe annunciato Antonio Tajani, numero due del partito azzurro alla riunione dei grandi elettori di Forza Italia.
Fdi
Fratelli d’Italia voterà “scheda bianca alla prima votazione” per il presidente della Repubblica. Lo conferma Fabio Rampelli al termine della riunione dei grandi elettori di Fdi.
Centrosinistra
Il centrosinistra voterà scheda bianca alla prima chiamata dei grandi elettori per il Quirinale. Lo hanno deciso le delegazioni di Pd, M5S e Leu alla riunione con i leader alla Camera.
M5S
Da un lato la volontà che Mario Draghi resti a Palazzo Chigi, espressa dal leader Giuseppe Conte pur non ponendo veti sul nome dell’ex numero uno dalla Bce, dall’altra un gruppo di parlamentari che iniziano a chiedersi se non sia il caso di aprire la strada alla corsa del premier al Colle, perché tutti gli indizi sembrano portare lì.
“Sul Quirinale siamo chiamati a una grande responsabilità, ma non possiamo trascurare che ci sono cittadini, famiglie e imprese che hanno urgenze impellenti: l’azione del Governo non si può fermare. Siamo ancora in piena emergenza sanitaria, economica. C’è ancora molto da fare”. Così twitta il leader M5S Giuseppe Conte.
Azione e Più Europa
“Abbiamo deciso insieme, Azione e Più Europa con i grandi elettori, di non andare scheda bianca ma di votare Marta Cartabia”. Così Carlo Calenda al termine della riunione dei grandi elettori di Azione e Più Europa.