“Verrebbe la tentazione di invocare un presidente ‘impopolare’ per il prossimo Quirinale. E cioè un capo dello Stato che non cerchi l’applauso della gente, ma si limiti ad amministrare con misura e discrezione le prerogative che la Costituzione gli assegna. Prerogative che non sono affatto da poco, ma che appunto richiedono una particolare sobrietà se si vuole restare dentro i confini della tradizione repubblicana”. Lo scrive Marco Follini nel suo consueto “Punto di vista” che sarà pubblicato domani integralmente per l’agenzia e per il sito.