Reddito di cittadinanza e taglio dell’assegno al primo rifiuto di un lavoro “congruo”. Ma cosa significa congruo? Secondo quanto contenuto nella bozza della Manovra 2022, perché un lavoro a tempo indeterminato sia definito tale dovrà svolgersi “entro 80 chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di 100 minuti con i mezzi di trasporto pubblici” o, in caso di seconda offerta, “ovunque collocata nel territorio italiano”. Se invece si tratta di un rapporto a tempo o part time il criterio degli 80 km o dei 100 minuti varranno sia nella prima che nella seconda offerta.
Nella bozza della manovra sarebbe intanto confermato l’accordo sull’Rdc raggiunto ieri nel corso del vertice tra il premier Mario Draghi, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il capo delegazione M5S al governo Stefano Patuanelli, il ministro della Pa, Renato Brunetta e il Mef. “Il beneficio economico mensile – si legge – è ridotto di una somma pari a 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è eventualmente rifiutata un’offerta congrua”.
E’ stato inoltre stabilito che “la domanda di Rdc che non contiene le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro è improcedibile” e che “la ricerca attiva del lavoro” sia verificata presso il centro per l’impiego “in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio”.