Reddito di cittadinanza, Zaia: “Non può diventare un surrogato del lavoro”

Il reddito di cittadinanza “non può diventare un surrogato del lavoro”. A dirlo il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ospite di Morning News su Canale 5 spiegando che la sua proposta “da non addetto ai lavori è molto semplice: gli imprenditori che non chiedono contributi a pioggia dicono quanti lavoratori avete? Dieci, venti… ecco, datelo a noi il reddito di cittadinanza e li assumiamo. Quindi, utilizziamo le aziende per trovare lavoro a quelli che dicono che hanno bisogno del reddito di cittadinanza perché non trovano lavoro. Per tutti gli altri che hanno difficoltà a lavorare per altri motivi, penso alla disabilità, alla emarginazione sociale, continueremo con il reddito di cittadinanza”. Ma, in generale, “non può diventare un surrogato del lavoro”. 

“La verità è che il reddito di cittadinanza non è invenzione italiana, funziona in altri Paesi – aveva anticipato Zaia – E’ innegabile che se c’è una persona ai margini della società che ha grosse difficoltà per vivere o sopravvivere deve essere aiutata”. Se il reddito di cittadinanza, invece, “significa stare seduti sul divano ad attendere un lavoro che non arriva, mi dice che qualcosa non torna. Se poi – ha aggiunto il governatore – vedo le inchieste che ci sono state a livello nazionale e quello che sta accadendo sul reddito di cittadinanza, penso che alcuni si siano comportati bene ma molti abbiano qualche difficoltà a dimostrare un comportamento corretto”. 

(Adnkronos)